Si susseguono le adesioni alla manifestazione promossa dal Gav e dal Coordinamento interforze per chiedere la verità sull’ex Tribunale di Rossano. Il noto pendolare dell’intercity Crotone-Milano Euristeo Ceraolo, annuncia, insieme al consiglio del direttivo del Ciufer, che “aderiranno e sosterranno la doverosa manifestazione” già condivisa da una lunga Rete di Associazioni, movimenti di cittadini e organizzazioni sindacali, prevista per il 18 maggio a Roma. Adesioni in crescita, dunque, con l’auspicio che si trasformino tutte in effettive presenze nella Capitale.
Per quel che riguarda la vicenda del presidio giudiziario rossanese, Ceraolo evidenzia che “nessun tribunale della Calabria, andava soppresso, visto la situazione delicata dovuta alla presenza massiccia nella nostra Regione, di pericolose organizzazioni malavitose”.
E, nello specifico, ribadisce la storia e l’importanza del Palazzo di Giustizia di Rossano, negli anni passati protagonista di belle pagine giuridiche.
“Il Tribunale di Rossano – va avanti Euristeo Ceraolo – come i tribunali importanti della Calabria, ha condotto il suo percorso nel contrasto alla ‘ndrangheta del suo territorio di competenza. Ricordo perfettamente il periodo in cui nel tribunale cittadino, si svolsero dei processi importanti ai gruppi di ‘ndrine locali, il tutto con la presenza eccezionale di forze militari, per garantirne la sicurezza e la serenità dell’iter giudiziario in corso. Testimonianza questa, dell’importanza che ha avuto il tribunale in questo territorio.
Lo storico “Palazzo di Giustizia” rossanese, ha fatto parlare di sé nel mondo giuridico d’Europa, precisamente nel CGUE Corte di Giustizia dell’Unione Europea, su una questione che mi stava a cuore: “I contratti a termine illegittimi nel pubblico impiego”.
Ceraolo annuncia quindi che sarà presente all’iniziativa del 18 maggio a Roma con uno slogan coniato appositamente: “Il governo taglia il Tribunale di Rossano, la mafia ringrazia. Baciamo le mani”.
Esorta, inoltre, “il coraggioso gruppo Gav e l’intera Rete a continuare la missione di portare la protesta sotto i “Palazzi del Governo” anche per il futuro”.