Leggiamo che in commissione sanità della Regione Calabria si ammette che esistono difficoltà burocratiche nel far partire i lavori di costruzione del nuovo ospedale della Sibaritide.
Ed è una crisi che si palesa nell’idea che la Sanità debba essere un costo per lo Stato e che vada regolata con gli occhi di un cinico ragioniere. A questo si aggiunga, così come i fondi della SS106 persi, che c’è un’evidente linea del governo a non stanziare fondi per il Sud ed in particolare per l’area della Sibaritide. E, visto che il progetto dell’ospedale è il primo di sinergia dell’Area urbana, non si giustifichi il tutto con la promessa che, in caso di fusione avremo castelli e principi…Se non muta la politica del governo e la serietà dei politici che stanno in Regione, non avremo mai nulla.
C’era una promessa: i lavori inizieranno a marzo…Siamo a metà maggio e nulla si vede. Probabilmente ci starebbero, per correttezza verso il cittadino, le presentazioni di scuse e di dimissioni…Ma siamo sicuri che sarebbe pretendere troppo.
(fonte: comunicato stampa)
Una risposta
Solo per le opere pubbliche che riguardano la Calabria, e, in particolare, la Sibaritide e L’Alto Ionio ci sono sempre i soliti e incomprensibili intoppi burocratici che rinviano di anno in anno l’inizio dei lavori. La verità è un’altra: il Governo non vuole investire in opere pubbliche e servizi nella Sibaritide e nell’Alto Ionio, e i nostri rappresentati si adeguano supinamente alle politiche del Capo.