ROSSANO Non si frena lo scontro in casa Salvini all’indomani del commissariamento. La linea rosa è con l’ex coordinatore Egidio Perri e contro la linea del provinciale. “Noi non molleremo mai. Saremo presenti ogni giorno contro questi personaggi che si definiscono politici ma ben poco hanno a che fare con la politica. La politica è servizio, non strumento personale da usare per le occasioni. Come già fatto notare nei fatti accaduti dallo scorso mese di marzo, al fine di spazzare via ogni dubbio, l’ambiente litigioso è stato creato dal tesserato Paolo Maria Lamenza. Questo perché, tra i tanti motivi, il tesserato Paolo Lamenza aveva chiesto al Coordinatore Egidio Perri di azzerare il Direttivo “NcS Rossano” e il gruppo “Noi Donne Rossano”, in modo da inserirci solo persone da lui tesserate, ovviamente ricevendo risposta negativa. Anche perché in questo Direttivo ci sono Donne e Uomini che hanno contribuito alla nascita del movimento in città. Questo, ha fatto forzare la mano al tesserato Paolo Lamenza, cosicché iniziò a chiamarci uno ad uno per prendere posizione contro il Coordinatore Egidio Perri, che ha commesso lo sbaglio, insieme a noi, di accoglierlo nel movimento. Ricordiamo benissimo le parole dello stesso Lamenza nella riunione del 23 marzo scorso: “400 voti non potranno mai stare sotto Egidio Perri”. Come ha sempre fatto notare il problema da subito di Paolo Lamenza, è stato il posto occupato da Egidio Perri. Inutile quindi inserire lettere dell’alfabeto nei comunicati stampa, quando non si scrivono i fatti e le verità. Il messaggio chiaro e inequivocabile che è passato, che dietro tutto c’è una palese macchinazione di chi ha voluto abbracciare questo ignobile progetto di far togliere il Coordinatore in carica. Noi non siamo scesi a compromessi, Noi che non siamo passati per ipocriti, simulatori, falsi, bugiardi e menzogneri. Noi che non ci siamo lasciati trarre in inganno dalle sue chiacchiere, Noi che non siamo traditori, non lo siamo mai stati e non lo saremo mai. Chi doveva portare esperienza, invece ha portato solo sfascio. Ed è un dato di fatto. Tutto il resto solo calunnie per coprire il più possibile colpe e responsabilità di questa vergognosa pagina della politica rossanese. Noi, che in una regione diversa avremmo avuto la giusta considerazione, perché laddove entra un litigioso, disfattista come è stato Paolo Maria Lamenza, non può avere seguito, rimanere nel movimento e difeso dal provinciale Bernardo Spadafora”.