La struttura del manufatto sequestrato è costituita da travature metalliche del tipo omega con copertura in lamiera zincata semplice ed insiste su un’area di proprietà comunale detenuta in enfiteusi dalla coppia di sansostesi che sembra abbia eseguito i lavori in economia. Seppur autorizzata alla “”Ricostruzione fabbricato con struttura in legno adibito ad uso fienile”, in verità i trasgressori hanno realizzato una struttura edile difforme, costituita da travi in ferro e copertura in lamiera ed un cancello con pilastri metallici a servizio del predetto manufatto entrambi abusivi. La pattuglia sopra citata coadiuvata dal Reparto di San Donato di Ninea, ha eseguito ulteriori accertamenti con l’acquisizione degli atti presenti presso l’UTC del Comune di San Sosti. Nel corso delle indagini è emerso che il progettista/direttore dei lavori si era già dimesso in precedenza.
Le disposizioni del C.T.A., sul controllo delle Autorizzazioni rilasciate dal Parco partecipano al cosiddetto “Ciclo della Performance”, così da perfezionare l’azione dell’Ente nel rispetto della trasparenza, accessibilità, tempestività ed efficacia che prevede, infatti, un sistema di monitoraggio continuo cui compartecipa il C.F.S.., il concetto rientra nella definizione degli Standard di Qualità che individuano un adeguato sistema di monitoraggio successivamente al rilascio delle autorizzazioni ai sensi delle “Misure di Salvaguardia”, di cui all’Allegato A del DPR istitutivo dell’Ente (DPR 15 novembre 1993).(COMUNICATO)