Il consigliere comunale di Rossano Pulita Flavio Stasi attacca l’amministrazione sulla questione degli affidamenti dirigenziali. Più precisamente riguardo la modifica del regolamento di uffici e di servizi disposta con delibera della giunta municipale. “La novità – dice Stasi -: si potranno nominare dirigenti a tempo determinato, se in possesso di laurea, di 5 anni di posizioni organizzative e di “comprovate capacità nel settore”. Almeno, quando qualche settimana fa si è provato a nominare direttamente (ed illegittimamente) dei nuovi dirigenti, si era stati più onesti mettendoci direttamente nomi e cognomi”. L’unica cosa comprovata a Rossano, da un anno a questa parte, è l’assenza di vergogna per il ridicolo in cui si sono trascinate le nostre istituzioni. Dopo la figuraccia dell’appalto dell’assistenza fisica, assistiamo giornalmente a pastrocchi amministrativi senza precedenti. Al terzo tentativo, dopo le filippiche del sindaco facente funzioni sul risparmio e sui presunti sprechi in alcuni settori, abbiamo capito che il servizio del verde pubblico costerà praticamente come negli anni scorsi, ma durerà solo sei mesi: una scelta incomprensibile sia dal punto di vista politico che economico, che testimonia la profonda confusione politica che regna in questa amministrazione di “voti nella sacchetta”. In tutto questo continuano le mancate commissioni; le mancate bonifiche; le convocazioni fantasma; persino i documenti fantasma, quelli imboscati nei cassetti di qualche funzionario o quelli che il giorno prima vengono formalmente depositati, e il giorno dopo non sono più disponibili. Sull’utilizzo dell’Albo Pretorio, poi, ci si potrebbe scrivere un libro, visto che alcuni documenti vengono caricati il giorno stesso (quelli “tranquilli”), altri vengono pubblicati dopo settimane o addirittura mesi. Provo profondo imbarazzo per quanto in basso si sono spinte le nostre istituzioni. In tutto questo la città non è affatto ferma, come dice qualcuno ottimisticamente, ma retrocede velocemente in un degrado che ormai è urbano, economico, sociale e morale. Un degrado che l’Amministrazione spera di nascondere inviando comunicati anche per segnalare quando si allaccia le scarpe (ma con enorme successo) e con l’ennesima riproposizione di magheggi contabili e burocratici per salvaguardare le spese “gradite”, evitare incassi “sgraditi” (di cui eventualmente si risponderà alla Corte dei Conti) e nascondere le falle create negli anni anche grazie all’apporto di Candiano e Mascaro, tentando di mollare il pacco, nel rispetto della tradizione politica nostrana, alle prossime amministrazioni ed alle future generazioni. Certo è che – conclude Stasi – questi saranno gli ultimi sfregi lasciati sul volto della nostra Città e del nostro Territorio da parte di una classe politica indegna che purtroppo, in pochi anni, è stata capace di radere al suolo anche quel che di buono era stato fatto in passato, una classe politica inchiodata alla propria poltrona ma destinata all’inesorabile tramonto”.