TREBISACCE Con l’approvazione del Conto Consuntivo 2016 è così calato il sipario sui 5 anni di mandato dell’esecutivo guidato dal sindaco Franco Mundo.
E chi, visto che siamo in piena campagna elettorale, si aspettava un consiglio comunale scoppiettante e intriso delle invettive che i due schieramenti si stanno scambiando nei comizi, è rimasto completamente deluso.
I lavori, con all’ordine del giorno solo il suddetto adempimento, sono durati non più di mezzora e la ripresa delle ostilità è stata rinviata nelle affollate piazze dei comizi.
In apertura è stato il sindaco Mundo ad illustrare la situazione contabile dell’ente, a suo dire certamente meno disastrata rispetto all’avvio del mandato caratterizzato da una massa debitoria di oltre 10milioni di euro. «Grazie ad una gestione parsimoniosa delle risorse, passata attraverso la riduzione della spesa, il recupero di gran parte dell’evasione tributaria ed il riconoscimento ai debitori di gran parte dei crediti esigibili – ha dichiarato il primo cittadino dopo aver spiegato che il Revisore dei Conti, seppure con alcune prescrizioni originate da una diversa interpretazione della legge ha dato parere favorevole – siamo riusciti a migliorare la situazione finanziaria del Comune riducendo di circa 2milioni e mezzo di euro il disavanzo di gestione e, avendo attivato un piano pluriennale di risanamento del debito, il Comune potrà tornare gradatamente alla normalità». Alla relazione del sindaco ha fatto seguito l’intervento della sola consigliera di Minoranza Caterina Violante che ha chiesto una spiegazione di carattere tecnico a cui ha risposto lo stesso sindaco ma, all’atto della votazione, il Conto Consuntivo, assente il consigliere Pino Sposato, è stato approvato con il solo voto favorevole della Maggioranza, quello contrario dei consiglieri Davide Cavallo e Caterina Violante e l’astensione del consigliere Rocchino Corvino. Prima della conclusione dei lavori l’assessore ai Servizi Sociali Katia Caprara, avendo deciso per motivi familiari di non ricandidarsi, ha salutato e ringraziato commossa quanti, dentro e fuori il palazzo, hanno collaborato con lei agevolandone il compito e consentendole di alleviare le difficoltà delle classi sociali più bisognose e meno abbienti.