E’ friulana ma nelle sue vene scorre anche sangue calabrese, perché il suo papà, Rinaldo è nato e cresciuto a Corigliano fin dopo gli studi superiori: stiamo parlando di Luisa Scarcella. Ma chi è Luisa Scarcella, ma soprattutto perché ci occupiamo di lei? Luisa ha 25 anni e, dopo la laurea in giurisprudenza all’Università di Udine, dal 2016 lavora in Austria come assistente universitaria a Graz dove è anche dottoranda in diritto tributario. “Attualmente – racconta Luisa – mi occupo di tassazione delle criptovalute e in particolare del bitcoin, la più famosa moneta virtuale; un tema economico discusso ai giorni nostri”.
Ed in effetti l’estrema attualità dell’argomento, ma soprattutto la voglia di conoscere l’importanza e la funzionalità di questa moneta virtuale, sta portando la Scarcella in giro per il nuovo continente ad esporre i suoi studi innovativi relativi al diritto applicato alla robotica.
Un viaggio che la fine dello scorso mese di marzo l’ha portata in America, ed esattamente alla Yale University, dove si sono formati i presidenti George Bush senior e junior e la coppia Bill e Hillary Clinton. Presso questa prestigiosa università Luisa Scarcella ha esposto il suo progetto scritto a quattro mani con una collega austriaca. In questa conferenza,che ha visto la partecipazione dei professori provenienti delle più prestigiose università statunitensi, le due ricercatrici hanno trattato il problema degli effetti dell’automazione sul mercato del lavoro dal punto di vista tributario e giuslavorista. Luisa si è interrogata sulla possibilità di una convivenza tra regolamentazione giuridica e innovazione tecnologica. «Già da tempo – sottolinea la Scarcella – alcune mansioni in passato svolte dagli umani, vengono affidate ai robot ed alle intelligenze artificiali. Questo processo porta alla perdita di molti posti di lavoro ma al tempo stesso ne creerà di nuovi».
Quali provvedimenti prendete? «Una tassa sui robot, così come aveva ipotizzato Bill Gates potrebbe frenare questa innovazione. È necessario un cambiamento del sistema educativo: cosa si può fare quando la macchina non funziona? Ci vuole una adeguata preparazione “umana” – spiega la ricercatrice. Le sue fatiche hanno trovato ricompensa anche in Svizzera, nel campus dell’Università di San Gallo che ogni anno, dal 1970, organizza conferenze con le eccellenze affermate e le giovani menti talentuose. In questo convegno, in cui si discute di paradigmi economici ed innovazione politica hanno partecipato 600 leaders of today (top manager, professori e politici dai trent’anni in su) e 200 of tomorrow (le “giovani menti” fino ai 30 anni di tutto il mondo). Tra questi ultimi c’era Luisa che pensa già al suo futuro. Ad ottobre sarà alla Singapore Management University per presentare un paper sulla tassazione del bitcoin sotto il profilo europeo. Però prima, molto probabilmente in agosto, come ormai avviene da sempre, sarà qui nella sua Corigliano per trascorrere una breve vacanza a Schiavonea con papà Rinaldo e con mamma Loretta Santarossa. Certamente sarà l’occasione per incontrarla e fargli i nostri sinceri complimenti, perché di giovani come lei la nostra terra ne ha davvero tanto bisogno.