Anche quest’anno, in tutto il mondo, il 20 giugno si è celebrata la Giornata internazionale del Rifugiato, il cui scopo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle difficoltà e sulle sofferenze degli esuli. La giornata nasce al fine di contribuire al sostegno di organizzazioni come l’UNCHR ed anche ONG e associazioni di volontariato che si impegnano giornalmente in questa difficile e sicuramente scomoda tematica. Questa giornata fu celebrata nel medesimo giorno del 2001, anno in cui ricorreva il 50° anniversario della Convenzione di Ginevra relativa allo statuto dei rifugiati. La data del 20 giugno fu scelta in quanto nello stesso giorno in Africa già si celebrava la Giornata Africana del Rifugiato, in questo continente insistono ancora oggi il maggior numero di rifugiati. l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha lanciato nel mondo la campagna #WITHREFUGEES “noi stiamo dalla parte di chi è costretto a fuggire”. Con questa campagna l’UNHCR spera che i governi agiscano insieme condividendo le proprie responsabilità in modo da garantire a ogni bambino rifugiato l’istruzione, a ogni famiglia rifugiata una casa sicura, e a ognuno di loro un lavoro o permettergli di acquisire nuove competenze per poter donare il suo contributo alla comunità che li accoglie. La petizione, insieme alle storie dei rifugiati, alle testimonianze di solidarietà di volti famosi e le informazioni sugli eventi in programma, è disponibile sul sito http://withrefugees.unhcr.it . Nella Diocesi di Rossano Cariati l’ente gestore del museo diocesano “Insieme per camminare” ha organizzato, nell’occasione trimestrale che vede il cambio della pagina del nostro codex purpureo patrimonio dell’umanità, lo sfoglio fatto proprio da un ragazzo rifugiato di nome Bright accolto nelle nostre zone da Mondiversi Onlus. Un dibattito dal titolo “Accoglienza è Cultura” ha fatto da cornice all’evento con la presenza di tante associazioni impegnate nel settore dell’accoglienza dei migranti e dei rifugiati, nonchè delle autorità locali e di figure di spicco impegnate nel sociale. Interessanti e fortemente sentiti sono stati gli interventi di Maurizio Alfano studioso del fenomeno migratorio e quello di Giovanni Fortino Direttore della Pastorale Migrantes della Diocesi di Rossano Cariati, nonchè i saluti da parte di Don Pino Straface Direttore del museo e della Caritas diocesana, ed anche dell’assessore ai servizi sociali Avv.to Angela Stella. Il tutto coordinato magistralmente e con emozione dalla responsabile del Museo Diocesano la Dott.ssa Cecilia Perri.
Il nostro impegno di cristiani è costruire ponti ha dichiarato Don Giuseppe Straface direttore della Caritas Diocesana e non muri, accogliere l’altro nella consapevolezza che accogliamo un nostro fratello e non un problema da evitare. Insieme possiamo solo che migliorare ha dichiarato il direttore della Migrantes Giovanni Fortino, che siano immigrati per i più svariati motivi e ancora di più rifugiati che fuggono da situazioni di pericolo, non possono che essere risorse ed opportunità per il nostro paese e per la nostra diocesi. Un ringraziamento al nostro Vescovo Mons. Giuseppe Satriano sempre attento, propositivo e favorevole a dare una voce ai nuovi poveri che si affacciano in questa nostra Diocesi.
(fonte: comunicato stampa)