In un primo momento, nella rosa c’era anche Maria Francesca Corigliano, poi esclusa dall’elenco. Pare che sul suo nome Oliverio abbia dovuto cedere ai mal di pancia che già affioravano dal gruppo “Oliverio presidente” (Corigliano era la prima dei non eletti in provincia di Cosenza e i consiglieri che hanno superato lo scoglio elettorale avrebbero rivendicato per sé il posto da assessore). Il nuovo esecutivo è un mix di tecnici e politici ma è soprattutto il frutto di alcuni niet eccellenti arrivati nel corso di queste ultime ore. È il caso dell’ex prefetto di Cosenza e Catanzaro (attualmente in servizio ad Ancona) Raffaele Cannizzaro. Ed è anche quello di Luigi De Sena, con un passato da prefetto di Reggio Calabria e da senatore del Pd. Oliverio lo avrebbe voluto come suo vice a Palazzo Alemanni ma dal burocrate campano è arrivato un secco «no, grazie». Dietro la decisione di declinare l’offerta di tornare a lavorare in Calabria ci sarebbero motivazioni di carattere personale.
Tutto questo senza contare poi il passo indietro di Consuelo Nava – dirigente del Pd reggino – che ha dovuto respingere un pressing notevole arrivato da più settori del partito e quello di Carmela Salazar, docente di Diritto costituzionale sempre in riva allo Stretto e tra i saggi che furono individuati dal governo Letta per le riforme istituzionali.
E non è tutto. Perché non ci sono soltanto i “no”. Vanno messi in conto anche i malumori registrati da parte di chi si aspettava un posto nella nuova squadra del governatore e non è stato accontentato. Un dato, questo, che potrebbe creare non pochi problemi politici al presidente Oliverio. Solo ieri, anche dalla sua maggioranza, erano arrivate sollecitazioni a non mortificare la politica e il consiglio regionale nell’individuazione dei nuovi assessori. Le prossime settimane potrebbero riservare tensioni impreviste e una parte del Pd cosentino è già in subbuglio dopo l’esclusione (per quanto attesa) di Carlo Guccione.
Insomma, tra rifiuti ed esclusioni c’è parecchio da sudare per Oliverio (e il caldo di questi giorni c’entra ben poco). La quadratura del cerchio è stata trovata. Ma molte cose sono cambiate in corsa. E non è detto che le scelte fatte di corsa si rivelino quelle giuste.
OLIVERIO: «RINNOVAMENTO EPOCALE» Le prime parole di Oliverio riguardo alla nuova giunta sono arrivate in serata: «Il nuovo governo regionale è espressione di una qualificata rappresentanza femminile e di alte competenze delle Università calabresi. La nuova giunta – spiega il governatore – è la risultante di un rinnovamento epocale agevolato anche dalle dimissioni del presidente del Consiglio Regionale, Antonio Scalzo. C’è da affermare una netta discontinuità con il passato: l’indagine sui finanziamenti ai Gruppi consiliari appartiene alla scorsa legislatura. Sarebbe ingeneroso ed ingiusto che gli effetti di una indagine rivolta al passato si scaricassero sulle responsabilità dell’attuale Consiglio Regionale ed offuscassero il necessario progetto di cambiamento per dare un futuro alla Calabria. Non sono gli avvisi di garanzia o la sconfessione di una opportuna concezione garantista a determinare tale orientamento. A proposito della indagine “Erga Omnes” dovrà essere fatta chiarezza nelle sedi proprie giudiziarie e sono certo che i consiglieri regionali attualmente in carica, Scalzo, Ciconte e Guccione, potranno dimostrare la loro estraneità alle accuse contestate. Compete anche e soprattutto a me il dovere di tutelare l’immagine dell’Assemblea Regionale investita dal mandato dei calabresi nelle ultime elezioni regionali». Oliverio prova ad addolcire la pillola per i consiglieri regionali: «La nomina di 7 assessori esterni non sminuisce tantomeno mortifica il ruolo del consiglio regionale ma al contrario ne esalta la centralità. E’ una scelta, innanzitutto, tesa a separare nettamente, in questa fase, la funzione amministrativa, esercitata dall’Esecutivo, da quella legislativa, di indirizzo, programmazione e controllo propria del consiglio regionale. Ritengo siano questi, soprattutto nell’attuale contingenza politica e sociale, i principi basilari necessari a recuperare fiducia e credibilità ed a fare di questa Istituzione un motore di crescita e di sviluppo democratico, una “Regione normale”».
LE DELEGHE
Bilancio e Programmazione
Prof. Antonio Viscomi – Ordinario di Diritto del Lavoro
Università “Magna Grecia” di Catanzaro.
Economia
Dott.ssa Carmela Barbalace – Dirigente Regione Calabria.
Gioia Tauro, Logistica e Sistema Portuale Regionale
Prof. Francesco Russo – Ordinario Ingegneria Trasporti
Università “Mediterranea” di Reggio Calabria.
Ambiente
Dott.ssa Antonella Rizzo – Dirigente Amministrativo.
Infrastrutture
Prof. Roberto Musmanno – Ordinario Ricerca Operativa
Unical.
Lavoro e Welfare
Dott.ssa Federica Roccisano Ricercatrice- Project Manager
Università “Dante Alighieri” di Reggio Calabria.
Pianificazione Territoriale
Prof. Franco Rossi -Ordinario Tecnica e Pianificazione Urbanistica
Unical
(il corriere della calabria)