CORIGLIANO Vige il silenzio più assordante da parte del sindaco, Giuseppe Geraci, e del presidente del consiglio comunale, Pasquale Magno, sulla richiesta avanzata da otto consiglieri comunali (cinque di maggioranza e tre di minoranza), nonché l’invito rivolto dal sindaco di Rossano, Stefano Mascaro, affinché il comune di Corigliano si costituisca in giudizio presso il Tar Calabria contro il ricorso presentato nei giorni scorsi da cinque cittadini coriglianesi, tra questi il consigliere comunale di maggioranza, Angelo Caravetta, con il quale chiedono che venga annullato il referendum sulla fusione fissato per il prossimo 22 ottobre. Fino a questo momento sindaco e presidente Magno hanno scelto la strada del silenzio, infatti nonostante da più giorni si registra un forte dibattito attorno alla questione da parte delle massime istituzioni coriglianesi non abbiamo registrato alcuna reazione. Succederà qualcosa nelle prossime ore o nei prossimi giorni ? Secondo alcuni è inevitabile che qualcosa accada, tenuto conto che ormai è giunto il momento di dire in maniera chiara qual è l’idea del sindaco su questo progetto di fusione. All’interno del gruppo di maggioranza ormai vanno delineandosi le posizioni riguardo l’atteggiamento da tenere al referendum. Da più parti si ritiene che Geraci per evitare di creare insanabili frizioni all’interno della maggioranza, debba assumere una posizione netta e senza equivoci. E’ probabile che un primo segnale sulla posizione del sindaco la si dovrebbe avere con la decisione che verrà assunta nei confronti del ricorso al Tar.