Quattro tutor per il controllo elettronico della velocità nel tratto di statale 106 tra Corigliano e Rossano. E’ quanto propone l’Associazione “Basta Vittime sulla Strada Statale 106”. Proposta che verrà presentata nei prossimi giorni al Prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao. E che non ha fatto mancare le polemiche. Soprattutto sul social facebook. Il Presidente dell’Associazione “Basta Vittime sulla 106”, ing. Fabio Pugliese, ha ricordato come il tratto di 106 compreso tra Corigliano e Rossano (i due più grandi centri abitati dell’intera fascia jonica cosentina) sia tra quelli con più alta incidentalità e mortalità. Oltre che con un elevato flusso di traffico. Eppure questo tratto, proprio in base al volume di traffico elevato, è forse quello più trascurato in assoluto da Anas e Governi vari. Da un recente sondaggio lanciato sul gruppo facebook della stessa associazione, è emerso che il 60 % degli utenti è a favore dell’installazione dei tutor per la velocità in questo tratto. L’associazione rappresentata da Pugliese ha così contattato la società Beta Professional Consulting, che si occupa di montaggio di rilevatori di velocità. I tecnici di quest’ultima si sono recati sul posto, facendo dei monitoraggi nel tratto di 106 interessato. Dai volumi di traffico e dalle condizioni tecniche della strada, a loro avviso tra Corigliano e Rossano sono applicabili quattro postazioni tutor. Due nel tratto coriglianese e due in quello rossanese. A Corigliano ai km dal 13+200 al 14+300 (Fabrizio Grande-bivio Schiavonea) e dal 19+800 al 21+300 (zona industriale Corigliano/Thurio). A Rossano uno dal km 6+150 al 7+200 (zona hotel Roscianum/bivio Enel) e l’altro dal km 9+00 al 10+00 (tratto Insiti-Pirro Malena). Tale progetto è stato valutato positivamente prima dal comitato scientifico dell’Associazione e poi dal Direttivo. “Nei prossimi giorni – ha detto l’ing. Pugliese – chiederemo un incontro al Prefetto di Cosenza, Tomao. A cui sottoporremo il progetto per l’installazione dei quattro tutor. Al Prefetto diremo, come lui già sa, che qui l’incidentalità è altissima e che i tutor, seppur siano una soluzione temporanea, rappresentano comunque un deterrente contro l’eccesso di velocità. Come Associazione riteniamo che con i tutor possiamo “accontentare” quel 60 % che al nostro sondaggio ha risposto favorevolmente. Il restante 40 % è certamente contro quella politica, sbagliata, degli amministratori. Che in materia di statale 106 deve avere vedute ampie, non piccole. Speriamo che gli amministratori non siano d’intralcio, altrimenti non esiteremo a dichiararli responsabili dei futuri incidenti”. Spesso e volentieri gli Enti locali vengono additati come spregiudicati “esattori” a causa delle multe per gli autovelox. E le polemiche adesso divampano su questo. Accuse anche all’associazione “Basta vittime sulla 106”, di voler proporre i tutor e non l’ammodernamento. ma non è così. L’associazione, da anni, si batte per la due carreggiate e quattro corsie. Ma se le condizioni della strada statale 106 al momento sono quelle che sono, certamente non si può superare la velocità imposta. Che nel 90 % di tutto il tratto non supera i 70-80 Km/h. E’ evidente, quindi, che se da un lato si potrà fare “cassa” con gli emolumenti delle conseguenti multe, dall’altro si punta a prevenire gli incidenti e, quindi, anche la mortalità su questa terribile strada. Resta il fatto, comunque, che nel tratto compreso tra Corigliano e Rossano sono tantissimi gli incroci a raso aperti per accontentare privati che vi hanno creato abitazioni private e attività commerciali. Queste aperture andrebbero chiuse immediatamente, predisponendo strade laterali parallele. E questo lo dovrebbe fare l’Anas. Con il pungolo delle amministrazioni comunali di Corigliano (finora storicamente inesistente in materia di 106 presso il dipartimento Anas Calabria) e di Rossano.