Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la Delibera Cipe n. 41 del 10 agosto 2016 che, sottoscritta dal segretario Luca Lotti e dal presidente Matteo Renzi (registrata dalla Corte dei Conti in data 10 luglio scorso) sancisce, di fatto, l’approvazione e l’avvio dei lavori di ammodernamento della Nuova S.S.106 tra Sibari e Roseto capo Spulico e nello specifico il 1° Stralcio Sibari-Trebisacce. Si tratta di una infrastruttura che determinerà l’investimento di 1,2 miliardi di euro per la realizzazione delle quattro corsie che da Sibari si uniranno a Taranto nel tratto Pugliese e Lucano già ammodernati.
Per giovedì 20 luglio, alle ore 15,30, sono attesi presso il Ministero delle Infrastrutture i sindaci dell’alto jonio cosentino insieme al Presidente della Regione Calabria Mario Gerardo Oliverio convocati a Roma dal Direttore Generale, Arch. Ornella Segnalini, per la comunicazione ufficiale e per la presentazione del progetto del 2° Stralcio.
Subito dopo, il 28 luglio, è già fissato a Roma la Seduca del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici che esprimerà un parere sul progetto del 2° Stralcio (peraltro non vincolante), e che vedrà certamente l’approvazione anche di questa seconda parte del progetto che costituirà l’allegato alla Delibera Cipe numero 41.
Un ottimo risultato, per il raggiungimento del quale, il Direttivo dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” si è battuta tenacemente e che dedica alla memoria delle vittime della S.S.106 nell’alto jonio cosentino ed alle loro Famiglie che oggi, finalmente, grazie all’avvio di questa opera possono ottenere la certezza che quanto accaduto ai loro cari non accadrà mai più ad altri”.
Soddisfazione viene espressa anche dal consigliere regionale Domenico Bevacqua: «Da uomo delle istituzioni – dichiara – so che ora il nostro compito è di continuare e di sorvegliare in maniera tale che l’arteria finalizzata a collegare i territori dello Ionio calabrese raggiunga gli imprescindibili standard di sicurezza e sia capace finalmente di fungere da traino per la crescita e lo sviluppo economico e turistico. È una questione di civiltà».
(fonte: La Provincia di Cosenza)