Terre del Sole realizza la prima Carta degli Oli per i trenta ristoranti del proprio circuito, legando così prodotti tipici a capacità ed imprenditorialità in un unicum identitario che afferma profumi e sapori del nord Calabria, che va dallo Jonio al Pollino ed oltre, da sempre ricco di peculiarità, tracce importanti e d’inventiva per l’intrapresa. La Carta è uno strumento d’informazione gastronomica pensato e voluto dal direttore di “Terre del Sole”, Francesco Pingitore, a cui piacerebbe – come ogni buon operatore della promozione turistica di ogni cosa della propria cultura- trovare in ogni locale del circuito questa prelibatezza, un biglietto da visita per l’intera realtà e le risorse presenti; la mappa fornisce notizie utili per conoscere la provenienza, la qualità e gli usi consigliati per gustare l’olio sui cibi. L’idea nasce dal desiderio di far incontrare i turisti e quanti attraversano queste Zone con ciò che contraddistingue da sempre la nostra gastronomia, parte di quella Dieta Mediterranea, riconosciuta dall’Unesco, nel 2010, Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Un fattore che rappresenta anche un’occasione per riscoprire tesori sconosciuti e millenari, ma soprattutto quelle risorse a cui appartengono pure i ristoranti come luoghi di accoglienza, di condivisione ed espressioni delle dedizioni di uomini e donne appassionate all’esistente. La Tavola e i manufatti resi da chef attenti che elaborano le pietanze con questi ingredienti creano l’atmosfera che non può fare a meno di chi si dedica, a partire anche dal proprio podere e vocazione, a tali produzioni. Gli oli che propone Terre del Sole vengono selezionati, non a caso, da un talento di nome Angelo Minisci, assaggiatore professionista,
Onaoo ( Organizzazione Nazionale Assaggiatori Oli d’Oliva).