Fusione, si sono ufficialmente costituiti nel giudizio dinanzi al Tar Calabria, contro il ricorso teso a chiedere la sospensiva (e nel merito l’annullamento) del decreto che indice il referendum e delle due delibere consiliari: l’Avvocatura dello Stato per conto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per il Ministero dell’Interno e per la Prefettura di Cosenza; l’Avvocatura Regionale per conto della Regione Calabria. Ad oggi non si ha ancora conferma dell’orientamento assunto dai Comuni di Corigliano e Rossano in merito, mentre l’udienza è fissata per il prossimo 22 agosto.
Intanto tiene banco il dibattito sull’argomento, con Enrico Iemboli, membro del Comitato delle 100 associazioni ed ex amministratore, che replica duramente alle dichiarazioni del consigliere regionale Orlandino Greco. “…anche singoli parlamentari nazionali e consiglieri regionali cosentini – afferma Iemboli – hanno palesemente dimostrato di non volere l’autonomia di questo territorio e tentano in tutti i modi di rallentare o frenare il processo di fusione in atto. Se Corigliano Calabro e Rossano si dovessero fondere, la dimensione della nuova città unica sottrarrebbe a Cosenza seggi elettorali, sarebbe una catastrofe per gli eletti dell’area cosentina che potenzialmente potrebbero perdere la “poltrona”.
Un parlamentare dell’area cosentina che si è distinto e si distingue per la sua intromissione nel processo di fusione che Corigliano Calabro e Rossano portano avanti, con interventi continui e costanti e a mio parere inopportuni e sbagliati anche nel merito, è il consigliere regionale Orlandino Greco…
Dopo l’indizione della data del referendum è cominciata l’organizzazione dei Comitati per il SI (ed anche per il NO) sul territorio di Corigliano e di Rossano, ma si è anche intensificata l’interferenza del consigliere regionale Greco, il quale, in contrasto con la linea dell’area politica alla quale oggi si sente di appartenere, non manca di manifestare platealmente il suo pensiero perché pur dichiarando preliminarmente che è favorevole alla fusione di Corigliano Rossano -solo per prenderci in giro-, non manca di operare contro, sia con proposte di leggi e sia insinuando dubbi e perplessità…Perché questa affermazione? Perché ancora oggi il consigliere O. Greco continua ad insinuare dubbi sul percorso seguito dalla regione fino ad oggi? Perché vuole bloccare il referendum per farlo rimandare a data da definirsi mentre nel frattempo spenderà le sue energie per fare saltare completamente la fusione in modo che non si faccia mai più?”.
Interrogativi, quelli sollevati da Enrico Iemboli, tesi a comprendere l’atteggiamento di Orlandino Greco, al quale ribadisce che “ dopo il referendum seguiranno le fasi di concretizzazione e si penserà al progetto che dovrà riporterà come dovrà nascere la futura città nuova città”.