L’assessore al bilancio, dott. Mauro STELLATO, e il responsabile del Servizio finanziario, dott. Giovanni SANTO, su incarico del Sindaco, Giuseppe GERACI, hanno trasmesso lunedì 21 agosto, in esecuzione della delibera consiliare del 12 agosto scorso, al Comune di Rossano la richiesta di un immediato incontro per effettuare le programmate verifiche dei rispettivi conti.
Hanno preannunciato la consegna agli omologhi rossanesi, chiedendo ai medesimi di fare altrettanto all’atto dell’incontro:
– del prospetto dei fondi comunque vincolati, correttamente gestiti e rendicontati nella loro integralità;
– della documentazione istruttoria delle procedure e delle motivazioni poste a supporto dell’attività svolta relativamente al riaccertamento straordinario dei residui, ex art. 3, comma 7, del d.lgs. 118/2011, a valere sui saldi a tutto il 31/12/2014;
– dei provvedimenti accertativi propedeutici all’inserimento del conto del bilancio dei residui attivi e passivi, riaccertati in via ordinaria, ex art. 228, comma 3, del Tuel, a tutto il 31/12/2016, recanti, per ciascun residuo, le ragioni/motivazioni del loro mantenimento;
– del prospetto delle somme ricevute, a titolo di anticipazione di liquidità, a mente dei DD.LL. n. 35/2013, n. 66/2014 e n. 78/2015, con evidenziata la loro destinazione e l’appostazione in bilancio, secondo le indicazioni rese dalla Magistratura contabile.
Nella missiva, sono stati altresì chiesti chiarimenti relativi al rendiconto 2016 rossanese, da soddisfare nel corso del prossimo incontro, che gli stessi si sono dichiarati disponibili ad effettuare da subito (festivi compresi), in relazione, tra l’altro:
1) agli utilizzi in termini di cassa dei fondi a destinazione vincolata che i revisori assumono, nella loro relazione, essere stati solo «parzialmente integrati»;
2) all’asserito rispetto di tutti i parametri atteso che dallo stato dei conti ne risultano violati almeno due (il n. 3 e il 4, rispettivamente, con il 160,74% contro il 65% e il 50,08% contro il 40%) e incerto anche il n. 9, impossibile da verificare per mancata compilazione delle “quota vincolata al 31 dicembre 2016” dello schema relativo ai risultati della gestione;
3) alla mancata formazione del Fondo contenzioso, specie se relazionato alle dichiarazioni rese dal dirigente dell’Ufficio legale che lascia verosimilmente intuire la presenza di debiti fuori bilancio derivanti da sentenze ovvero da azioni in essere;
4) al corretto rendiconto dei fondi consortili (per esempio: depuratore) e di quelli straordinariamente goduti (per esempio: per eventi calamitosi);
5) alla consistente allocazione nella Missione n. 50, riferita al più generale debito pubblico, di somme provenienti dal fondo pluriennale vincolato di parte corrente e c/capitale, rispettivamente residuato nell’ordine di € 1.849.848,38 a fronte di un saldo iniziale di € 11.819.307,92 e di 7.769.083,00 a fronte di un saldo iniziale di € 844.882,71;
6) alla gestione dei residui, formalmente stigmatizzata dai revisori, i quali hanno tra l’altro individuato, ancorché in applicazione della mera tecnica c.d. a campione, residui attivi e passivi insussistenti, rispettivamente per 3.238.612,28 euro e per 3.292.460,17 euro, destinati verosimilmente a salire sensibilmente considerata la sproporzionata entità di quelli conservati in bilancio;
7) a tutte le altre situazioni lasciate aperte dall’organo di revisione nella prevista relazione del 30 maggio 2017. L’Amministrazione rimane fiduciosa a che avvenga una tempestiva fissazione dell’incontro e che dallo stesso sortisca un buon esito, dal quale dipenderà il prosieguo dell’intrapreso iter di fusione.
(fonte: comunicato stampa)