Il GaV ribadisce che, per la tipologia di reati presenti nel nostro territorio calabrese, nessun tribunale avrebbe dovuto essere soppresso. Premesso ciò, tuttavia, ancora oggi non si chiariscono le ragioni per cui sia stato accorpato un tribunale di una citta di dimensioni più grandi (Rossano) a una di dimensioni minori (Castrovillari), né lo Stato, aspetto grave ed inquietante, intende fornire risposta sul perché sia stato chiuso Rossano e non Paola o Castrovillari. E’ su questo punto che occorre un atto di coraggio nell’affrontare la realtà. Tutti i parlamentari (del passato e del presente), regionali e nazionali, con un minimo di etica pubblica avrebbero dovuto e dovrebbero battersi contro la logica dei protettorati, dietro la quale si celano spesso reati gravi come il falso, l’abuso d’ufficio, la truffa. Sullo jonio è stata prodotta un’ingiustizia da colmare. Fino a quando l’argomento si limiterà alla sola discussione circa ipotesi di “riapertura” di un tribunale nel territorio, vorrà dire che siamo governati dall’ipocrisia, dalla falsità e soprattutto dall’inciviltà.
UFFICIO COMUNICAZIONE GAV
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