Mare sicuro rappresenta la sintesi dell’impegno profuso dalle donne e dagli uomini della Guardia Costiera

cariati

Anche la Capitaneria di porto di Corigliano Calabro traccia il bilancio delle attività svolte quest’anno nell’ambito dell’operazione Mare Sicuro 2017, disposta a livello nazionale dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera ed a livello regionale dalla Direzione Marittima di Reggio Calabria. Mare sicuro rappresenta la sintesi dell’impegno profuso dalle donne e dagli uomini della Guardia Costiera: 70 militari lungo i 130 km di costa del Compartimento marittimo, da Rocca Imperiale a Cariati, hanno operato da terra e da mare, con 5 mezzi navali, per la salvaguardia della vita umana e delle risorse ambientali, marine e costiere.

Particolare attenzione è stata dedicata, durante la fase preparatoria, alle attività informative ed educative: la Capitaneria di Porto ha coinvolto quasi 1000 studenti delle scuole del versante ionico della Provincia di Cosenza in incontri finalizzati ad educare i più giovani al rispetto dell’ambiente e alla conoscenza delle regole del “buon praticante del mare”, per una sicura e consapevole fruizione delle spiagge. Importanti anche le visite di scolaresche presso la sede del Comando, per conoscere l’organizzazione della Guardia costiera a tutela della sicurezza della navigazione e della vita umana in mare e gli apparati tecnologici a disposizione, nonché la collaborazione con l’Istituto d’Istruzione Superiore “Nicholas Green” di Corigliano Calabro, istituto tecnico ad indirizzo trasporti e logistica.

Durante questa fase sono stati organizzati:

un convegno sul tema “la sicurezza dei sistemi costieri e la vivibilità turistica”;

– riunioni con i rappresentanti dei comuni costieri, dei sindacati delle imprese balneari e delle associazioni di categoria interessate nonché dei portatori di interessi del territorio;

– due giornate dedicate alla sicurezza in mare, presso il porto di Cariati e sul lungomare di Roseto Capo Spulico.

La fase esecutiva dell’operazione è stata caratterizzata dall’attività operativa sia preventiva che, ove necessario, repressiva ed ha visto l’impiego di motovedette e gommoni e mezzi terrestri. Le missioni effettuate sono state 358 e i controlli complessivi 667. L’attività di vigilanza si è svolta col metodo “mare/terra” basato sul coordinamento di unità navali e pattuglie di terra che consente più efficaci e rapidi interventi per fronteggiare le emergenze in mare e l’ottimizzazione delle risorse disponibili.

Le attività di soccorso in mare nelle 20 missioni effettuate hanno permesso di trarre in salvo ben 56 persone ed un totale di 8 unità navali soccorse, dato in netto aumento rispetto al 2016.

Con riguardo ai controlli sulle unità da diporto è proseguita la campagna “Bollino blu”, iniziativa del sig. Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti finalizzata ad ottimizzare i controlli in mare ed evitare duplicazioni tra le forze di polizia. In pratica all’atto del primo controllo ciascuna forza di polizia operante in mare ha rilasciato all’imbarcazione verificata un bollino blu che viene esposto sullo scafo per attestare che i controlli di sicurezza hanno avuto esito positivo. Nel corso della stagione sono stati rilasciati 34 “bollini blu” e l’iniziativa ha avuto un riscontro estremamente positivo tra l’utenza diportistica.

Il contrasto al fenomeno delle condotte pericolose in mare e in particolare della navigazione sottocosta, che tanto potenziale pregiudizio e turbamento arreca alla balneazione, ha portato la Guardia costiera ad elevare complessivamente 15 multe con un raddoppio degli illeciti contestati agli acquascooter (8 verbali amministrativi).

Per i controlli ambientali permangono le criticità legate al sistema depurativo e fognario. Anche nel corso di questa stagione è stato accertato, infatti, il cattivo funzionamento di molti depuratori comunali con sversamento dei reflui fognari non depurati in mare o all’interno di corsi d’acqua, che ha portato a 7 sequestri e 8 sanzioni amministrative. Ad oggi, nell’ambito dei 43 comuni del compartimento marittimo di Corigliano Calabro, permangono sottoposti a sequestro penale 26 depuratori.

Dall’analisi dei dati emerge un aumento dei controlli operati dalla Guardia costiera in mare ed alle strutture balneari in genere.

(fonte: comunicato stampa)

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