–Ridisegnare il futuro dell’amministrazione pubblica partendo dagli enti locali e dalle esigenze reali dei cittadini. Il Coraggio di Cambiare vuole continuare, così come ha fatto con successo in questo suo primo anno di vita nei territori, ad incentivare il modello della partecipazione dal basso e del coinvolgimento diretto delle persone nel governo della cosa pubblica: sostenendo la politica di servizio, non di profitto, e proponendo il principio della meritocrazia e del riformismo intelligente. Presto un forum permanente degli amministratori locali del CCI per condividere esperienze amministrative e metodi di governo.
I lavori della prima e partecipata festa territoriale de Il Coraggio di Cambiare l’Italia “Il Coraggio di Ridisegnare il Futuro”, tenutasi lo scorsovenerdì 29 settembre 2017 a San Benedetto Ullano (Cs), si sono conclusi ribadendo e rimarcando le linee guida dell’azione politica del movimento. Soddisfatto il presidente nazionale, Giuseppe Graziano, che ha partecipato alle tre distinte sezioni di confronto tenutesi nella sala conferenze di Palazzo Bisciglia.
È stato un momento – dice Graziano – per continuare a vivere i territori della periferia, così come del resto tutti i dirigenti e sostenitori del Coraggio di Cambiarefanno quotidianamente, e per mettere a confronto i tanti amministratori locali che hanno scelto di vivere la loro esperienza politica come un servizio. Ovviamente – aggiunge il presidente nazionale nonché Segretario questore del Consiglio regionale – quella della festa territoriale de Il Coraggio di Cambiare l’Italia è stata anche una buona occasione per mettere a fuoco ragionevolmente il particolare momento della politica regionale.Questo grazie ai contributi dei colleghi consiglieri FrancescoCannizzaro, FrancoSergio e GiuseppeGiudiceandrea. Ma il dato rilevante è emerso dalle risonanze scaturite dai confronti pomeridiani ai quali hanno preso parte tanti sindaci, assessori e consiglieri comunali – continua Graziano – che hanno evidenziato la sempre maggiore difficoltà nell’amministrare i territori a causa proprio del solco profondo che si sta creando tra gli enti locali e i diversi gradi delle Istituzioni. Ormai una fase di non dialogo che si traduce, purtroppo, nell’impossibilità dei Comuni a garantire i servizi primari ai cittadini a causa dei continui tagli ai trasferimenti e delle troppo restrittive regole dei bilanci. Da parte nostra, grazie ai tanti amministratori locali virtuosi che sono parte integrante del progetto politico del movimento, ci proponiamo di essere propositivi e di condividere le esperienze di tante realtà che, seppur tra mille difficoltà, possono dirsi virtuose. Ecco perché – annuncia in conclusione il Presidente nazionale del CCI – nelle prossime settimane istituiremo il forum permanente degli amministratori locali del Coraggio di Cambiare per costruire , insieme, la strada verso un buon governo dei territori.
(fonte:comunicato stampa )