I SILENZI DI ORLANDO A COSENZA – GAV: «MANCANZA DI RISPETTO»
Corigliano-Rossano – «Non poteva mancare il solito tappeto rosso per l’arrivo a Cosenza del Ministro della Giustizia Andrea Orlando. Tappetino steso da chi non ha un minimo di rispetto nei confronti di un territorio che ha subito un atto di sciacalaggio istituzionale senza precedenti nella storia della Repubblica. La Calabria purtroppo è anche questa, e non è un caso se come calabresi, nel resto del Paese, siamo trattati a pesci in faccia». E’ l’amara constatazione dei componenti del GaV (Gruppo d’Azione per la Verità sul Tribunale di Rossano), movimento apartitico che si batte da oltre tre anni al fine di conoscere le vere ragioni sulle sorti del Palazzo di Giustizia, unico chiuso in Calabria con procedura anomala e mai chiarita, ritenuto più produttivo rispetto ai presidi di Paola e Castrovillari, ospitato oggi nella prima città della provincia di Cosenza, e per ragioni a tutt’oggi oscure maldestramente soppresso.
«Sono anni che chiediamo lumi su questa triste vicenda, non siamo degni neanche di una risposta! Lo Stato si nasconde come i vili che consapevoli di aver commesso un reato sfuggono alle proprie responsabilità. Il Governo Berlusconi fece da stura per la soppressione dei tribunali minori, il Governo Monti successivamente diede esecuzione alla riforma della geografica giudiziaria. Da allora ad oggi- denuncia il GaV- governi e ministri sono da ritenere corresponsabili parimenti, ancor peggio se poi vi sono ministri (tuttora in carica) che hanno dichiarato pubblicamente come la chiusura del Tribunale di Rossano abbia rappresentato una stortura e che sarebbe stato necessario ricorrere ai ripari apportando dei correttivi. Lor signori sono da ritenere omertosi, falsi e bugiardi!.
Nelle ultime ore a Cosenza – continua il GaV – il Guardasigilli ha parlato ai giovani di lotta alla criminalità organizzata ma nulla ha detto sui suoi silenzi riguardo al “caso Rossano”. Né il Consigliere regionale Carlo Guccione, così come fece nel 2013 nel corso di un incontro presso la sede del Consiglio provinciale di Cosenza alla presenza di Orlando, ha inteso porre la questione “tribunale” al suo caro amico di sempre, così come affettivamente lo definisce. All’epoca, forse per calmare gli animi dei manifestanti giunti da Rossano, il Consigliere Guccione disse a Orlando di assumere impegni in tal senso, richiesta accolta strategicamente ma, ovviamente, senza alcuna efficacia.
Ci chiediamo come sia possibile rivolgersi ai giovani invitandoli a credere nelle istituzioni e ad accentuare il senso di appartenenza allo Stato, quando proprio chi ha parlato costituisce un esempio contrario? Al Consigliere Guccione e ai seguaci anche jonici del ministro Orlando chiediamo di avere rispetto dei cittadini e del territorio. Di quanti hanno perso un posto di lavoro a causa della chiusura del Tribunale di Rossano senza proporre alternative ( su tutti i 18 lavoratori addetti alla vigilanza, padri di famiglia oggi disoccupati), e meno male che lo Stato dovrebbe garantire il lavoro; dei tanti avvocati professionisti che hanno deciso di lasciare la toga a causa dei costi divenuti esosi dopo l’accorpamento a Castrovillari; dei commercianti che hanno dovuto abbassare le saracinesche; di tutta l’attuale utenza costretta ad enormi disagi, anteponendo necessariamente il lavoro alla famiglia. E soprattutto, invitiamo i seguaci di Orlando a essere rispettosi nei confronti di chi crede che dietro la chiusura del Tribunale di Rossano vi sia del marcio, con tanto di connivenze politico-burocratiche mai perseguite. Accogliere certe personalità che convivono con tutto questo significa essere complici!».
UFFICIO COMUNICAZIONE GAV