Violenza di genere: lotta attraverso la prevenzione. Scuola e famiglia i luoghi principali da cui partire. Il messaggio forte parte dall’importante giornata di riflessione tenuta presso l’istituto comprensivo “Lanza – Milani” di Cassano allo Jonio in linea con la giornata nazionale contro la violenza sulle donne dal titolo ”Chiamarlo amore non si può”. Vari i temi toccati: dal maschilismo alla gelosia, dall’armonia nelle relazioni di genere al femminicidio, dal sessismo alle sensazioni di odio e di rabbia.
Una platea attenta e curiosa che ha recepito i messaggi lanciati.
Maria Celeste Donadio, referente del progetto, ha sottolineato il significato della giornata dedicata alla violenza di genere. Soprattutto l’aspetto emozionale e i diritti dei bambini.
Nuccia Benvenuto, docente, poetessa e scrittrice ha risposto, dopo una sua seria e profonda riflessione, alle numerose domande poste dagli alunni della scuola secondaria di primo grado incentrate sulla pericolosità della violenza, come evitarla o superarla.
Nel corso dell’evento le letture sceniche dell’attrice/regista Imma Guarasci tratte dal libro “Ferite a Morte” di Serena Dandini.
A seguire, la regista si è cimentata in un esercizio di teatro terapia – prova sulle sensazioni interiori, coinvolgendo attivamente gli alunni
Il progetto ha visto anche la rappresentazione di “Passi affrettati” di Dacia Maraini a cura dell’associazione “Maschera e Volto”.
Nell’ambito della manifestazione è stato proiettato il cortometraggio “Stop violence against women” realizzato dall’associazione IFA.