La Corte d’Appello di Catanzaro, in totale accoglimento delle richieste avanzate dall’avvocato Francesco Nicoletti, ha assolto Giovan Battista Tarantino e il figlio Mario dall’accusa di tentata violenza privata aggravata ai danni di alcuni cittadini di nazionalità straniera. In primo grado a Giovan Battista Tarantino si contestava anche il reato di omicidio per aver cagionato la morte di un cittadino bulgaro, deceduto dopo aver ricevuto dei pugni a cui seguiva una emorragia cerebrale. L’uomo veniva assolto da tale gravissima imputazione dal Tribunale di Castrovillari con la formula “perché il fatto non sussiste”.
IL PROCESSO DI SECONDO GRADO Avverso la sentenza di primo grado, la difesa ha proposto ricorso in appello, dando vita al giudizio di secondo grado dinanzi alla Corte d’Appello di Catanzaro. All’esito della camera di consiglio i Giudici catanzaresi, in totale accoglimento delle richieste avanzate dall’avv. Francesco Nicoletti, hanno assolto entrambi gli imputati con la formula più ampia: “perché il fatto non sussiste”.
(comunicato stampa)