Il coordinamento di Agrinsieme ( CIA e Confagricoltura ) della provincia di Cosenza, è vicino e solidale con le popolazioni dei comuni di Rossano e Corigliano, colpite dall’evento catastrofico di queste ore.L’aumento nella frequenza e nell’intensità di eventi climatici estremi, Il verificarsi di lunghi periodi di siccità, piogge improvvise e di straordinaria intensità, alluvioni, ondate di caldo e di freddo eccessivo, pare che siano una conseguenza dei cambiamenti climatici con l’aumento di eventi catastrofici.
Molti di questi fenomeni eccezionali stanno diventando ordinari, almeno negli ultimi 10 anni.
Questi cambiamenti rapportati al fragile territorio della nostra regione, non possono che causare conseguenze come quelle a cui abbiamo assistito nella giornata di ieri nei comuni di Corigliano e Rossano, che sono stati colpiti pesantemente da piogge torrenziali, che solo per una fortunata coincidenza non ha registrato vittime umane, ma “ solo “ enormi danni economici a strutture ed attività commerciali.Ma è solo nella fragilità orografica del territorio Calabrese e dei cambiamenti climatici che vanno ricercate le responsabilità delle catastrofiche conseguenze a cui assistiamo da ormai troppi anni? A parere del coordinamento provinciale di Agrinsieme ( CIA e Confagricoltura ) le responsabilità vanno ricercate in chi demandato istituzionalmente al ruolo di programmazione e governo del territorio, non ha operato e non opera nella direzione a cui è preposto.
Nell’accordo di programma del 25/11/2010, sottoscritto tra il ministero dell’Ambiente e la Regione Calabria, erano stati previsti cospicui stanziamenti per la mitigazione del rischio idrogeologico. Nonostante ciò, dopo 5 anni, su 185 interventi previsti e 220 milioni di euro disponibili, ne sono stati spesi solo “ 30 milioni di euro “.
Tutto sulla scia di vecchie consuetudini del passato, che come spesso denunciato dalla Corte dei Conti, la maggior parte delle risorse disponibili, non essendoci programmazione, vengono destinate all’emergenza, con una forte lievitazione dei costi, invece di usarle per una effettiva opera di manutenzione e prevenzione di un territorio per troppi decenni lasciato all’incuria e all’assalto di speculatori che hanno cementificato nei posti più impossibili.
Il coordinamento di Agrinsieme ( CIA e Confagricoltura ) della provincia di Cosenza, consapevole delle negative ripercussioni economiche che questi eventi hanno sul territorio e quindi sulle attività agricole, sono fermamente convinti che solo la presenza degli agricoltori, che per generazioni sono stati a protezione dei territori montani e collinari, possono di conseguenza proteggere l’intero territorio.Nel contempo, Il coordinamento di Agrinsieme ( CIA e Confagricoltura ) della provincia di Cosenza, prende atto che il Presidente Oliverio, ha mantenuto quanto affermato durante la sua campagna elettorale, costituendo appena insediato una task force per l’emergenza idrogeologica e di aver portato finalmente all’approvazione della Giunta Regionale del 11 agosto scorso un “ piano per lo sblocco degli interventi programmati . “Al Presidente Mario Oliverio, in quanto Commissario all’emergenza idrogeologica, Agrinsieme chiede la convocazione urgente del tavolo agricolo regionale, nel quale ritiene poter dare un contributo fattivo di conoscenza e proposte per soluzioni ed interventi prioritari.
Ma, altresì, riteniamo che appena passata l’emergenza è fatta la necessaria verifica puntuale dei danni, anche con i sindaci dei comuni della Sibaritide, come tra l’altro richiesto in diverse occasioni dal mondo agricolo, vada fatta una seria riflessione sull’uso del suolo e sull’eccessiva cementificazione dello stesso.