Noi c’eravamo e quale commento a tale fatto storico mi permetto di inoltravi la richiesta di partecipazione, per altro accolta, inviata al Presidente del Consiglio.
Sentiamo il bisogno di rivolgere il nostro ringraziamento:
– A tutti Consiglieri Comunali e Sindaci che a Rossano il 16 gennaio 2015 e a Corigliano il 2 febbraio 2016 hanno mosso i rispettivi atti d’impulso; A tutti i Cittadini che hanno offerto, senza nulla chiedere in cambio, la loro servente collaborazione affinché il Progetto fosse compiuto e a quei tantissimi elettori che il 22 ottobre 2017 hanno votato al Referendum Popolare e a quelli che ne sono stati impediti;- AI Consiglieri Regionali che in questa Legislatura hanno sostenuto il Progetto fortemente voluto dal Presidente a dalla Giunta che ieri era presente al completo; Ai Presidenti di Associazioni che hanno firmato l’Appello del 14 gennaio 2014 ed agli altri che hanno formato il Comitato 100 Associazioni. .
COMITATO 100 ASSOCIAZIONI
FUSIONE
CORIGLIANO ROSSANO
Signor Presidente del Consiglio Regionale, On. Nicola Irto,
oggi 30 gennaio 2018, la Delegazione del Comitato 100 Associazioni, composta come di seguito, desidera assistere ai lavori di trattazione del primo punto all’ODG che riguarderà l’approvazione della Legge Graziano sulla Fusione dei Comuni di Corigliano Calabro e Rossano. È un avvenimento epico, storico, di straordinaria attualità e innovazione al quale non può mancare la componente di maggior valore che l’ha determinata: la Comunità cittadina di Corigliano Rossano della quale, i presenti, sono minima ma significante componente.
Questa Calabria dagli antichi mali della quale Augusto Placanica disse “Troppo Lunga, Troppo Alta, Troppo Stretta” nasce come Ente Locale maggiore 50 anni fa insieme a Lamezia Terme che, posta al suo centro geografico, ne diverrà presto uno degli elementi funzionali e innovativi più rilevanti quale frutto di Fusione tra i Comuni di Nicastro, Sambiase e Santa Eufemia che, però, la osteggiarono. Nei prossimi 50 anni la nuova Città di Corigliano Rossano sarà il più rilevante elemento d’attrazione propulsiva di questa nostra Regione e, al contrario, lo si dovrà alla ferrea volontà dei Cittadini, ancor prima e ancor più, delle stesse Istituzioni che tuttavia ne hanno supportato l’Idea e il Progetto, soprattutto, tra questi prestigiosi Banchi.
Oggi vorremo gioire insieme, per testimoniare, per chiedere che l’ennesimo elemento d’innovazione di portata nazionale che parte dalla Calabria, non sia vanificato dalla burocrazia e dalla indolenza calabrese, ma ci porti tutti a ritenere un retaggio del passato lo “sfasciume pendulo sul mare” detto della Calabria da Giustino Fortunato.
Amici Consiglieri, signor Presidente, a dare manforte a quella definizione, non vi sembri banale, è che quasi la metà del tempo che noi impiegheremo per giungere a Reggio, lo avremo speso fino a Cosenza dalla nostra Corigliano Rossano, essendo costretti, per andare a sud, di puntare per lungo tratto a nord in quanto se avessimo intrapreso la direttrice sud ionica, saremmo ancora per strada. È la metafora del teorema che senza infrastrutture, senza innovazione, non c’è crescita, non c’è salute, non c’e economia, quindi se non romperete l’isolamento della Piana di Sibari, non si romperà mai, quello della Calabria. Calabria e Sibari vanno coniugate per la rivalorizzazione di tutta la Regione e per fare ciò la nuova Città Corigliano Rossano ne sarà l’anima ispiratrice e la chiave di volta, se Dio vorrà”.