Corigliano- Bilancio di responsabilità sociale. Si lavora a 360 gradi lungo l’asse Sibaritide-Pollino. In larga parte sullo jonio l’ambiente equivale a business. Quasi tutte le categorie sembrano essere coinvolte. Il filone degli Incendi boschivi su tutto. Poi la problematica della depurazione, dei reflui, dei fanghi, dell’abusivismo edilizio. In materia di reati ambientali nel frattempo è stato stilato un proficuo rapporto di collaborazione, mediante un protocollo, tra la procura della repubblica del tribunale di Castrovillari, la guardia di finanza, la capitaneria di porto di Corigliano, e la regione Calabria. Abbattuto le segnalazioni si quasi il 50% (denunce pervenute) attinenti la depurazione delle acque. Nel 2016 giunte 90 segnalazioni su presunte forme di inquinamento, nel 2017 invece 54. L’obiettivo è fare prevenzione e repressione. Assunti provvedimenti preventivi, ricognitivi e di controllo. Lo scopo è garantire la regolare balneabilità. 23 gli impianti di depurazione controllati su cui sono state imposte alcune prescrizione; corsi d’acqua ispezionati e monitorati mediante il campionamento delle acque; 3200 metri lineari di corsi d’acqua soggetti a vincolo paesaggistico ambientale posti sotto sequestro perché deturpati dallo scarico di reflui deputati di depuratori comunali ed affidati in giudiziale custodia ai sindaci competenti per territorio per le necessarie operazioni di bonifica; in taluni casi sono stati riscontrati fanghi morti che si riversano in torrenti tutelati da vincoli paesaggistico ambientale; scarichi provenienti da impianti di depurazione comunale;vecchie tubazioni interrate al fine di bypassare le strutture costituenti i depuratori; 8 gli impianti posti sotto sequestro; 503 metri cubi di fanghi di depurazione illecitamente stoccati posti sotto sequestro con diffida; è in corso un’attività di polizia economica finanziaria per il recupero a tassazione degli eventuali proventi da attività illecite. Tutto ciò nonostante la Procura di Castrovillari soffra di sottodimensionamento di personale e mancanze di risorse- ha affermato il procuratore capo Eugenio Facciolla – L’utenza c’è ed è bisognosa di giustizia. Siamo continuamente interessati a dare seguito a procedimenti penali che riguardano l’abusivismo edilizio mentre qualcuno in campagna elettorale propone condoni edilizi. Siamo all’assurdo!”. Ad illustrare i contenuti il comandante della Capitaneria Canio Maddalena. È intervenuto il tenente colonnello della Gdf Domenico Tatone, reparto operativo aeronavale di Vibo.