Tradotto significa che la richiesta dell’USB non è mai stata ricevuta ufficialmente dalla Prefettura, circostanza formale e sostanziale che non dava, quindi, alcuna legittimità alla richiesta dell’USB.
Tanto è vero che, come la stessa USB fa capire parzialmente nella sua ultima nota stampa trasmessa ieri (lunedì 19), soltanto a seguito dell’ulteriore contatto telefonico con la Prefettura lo sciopero proclamato (pertanto illegittimamente, delle due l’una) per la giornata di oggi (martedì 20) è sospeso in vista dell’incontro (per la procedura di raffreddamento) convocato ieri dalla stessa Prefettura per il martedì 27 a Cosenza.
QUESTI I FATTI.
Esattamente quanto precisato dall’Amministrazione Comunale nei giorni scorsi invitando a desistere dal proseguire azioni ed iniziative che – lo si ribadisce, rinviando per il merito al previsto incontro in Prefettura – erano, quindi, viziate per irregolarità; si sarebbero collocate al di fuori della legge ed avrebbero prodotto così come produrrebbero ancora soltanto disagi alla cittadinanza, interrompendo un pubblico servizio.
NESSUN PRESUNTO GIALLO SULLA VICENDA. Nessuna clamorosa smentita da parte dell’USB. Nessuna menzogna da parte dell’Amministrazione Comunale. Nessuna campagna di stampa diffamatoria contro nessuno.
E nessun abbandono del tavolo tecnico da parte dell’Esecutivo nei giorni scorsi. Semplicemente perché quel tavolo di confronto e di dialogo l’Amministrazione Comunale è stata costretta purtroppo a dichiararlo chiuso soltanto a causa delle reiterate, gravissime, ingiuriose ed urlate affermazioni politiche destinate all’Esecutivo, dopo aver essa stessa convocato quel tavolo ad hoc: sia per ovviare all’evidente e documentato errore di trasmissione richiesta dell’USB alla Prefettura; sia, soprattutto, per tentare di trovare una soluzione di equilibrio e di ascolto rispetto alle istanze dei lavoratori. (Comunicato stampa – Comune)