A parte la violazione del principio che vieta di deliberare strumenti di programmazione pluriennale con previsione di notevole copertura finanziaria (circa un milione di euro) a pochi giorni dalla nascita della città unica, si evince la volontà di colpire al cuore le centinaia di dipendenti a tempo determinato e part-time operanti da oltre venti anni e considerati, universalmente, parte integrante e determinante della vita amministrativa dei due Enti (specie quello di Rossano).
L’Unione Sindacale di Base considera provocatoria e culturalmente insostenibile la volontà del Sindaco Geraci di stravolgere le indispensabili regole della buona e solidale amministrazione, prevedendo assurdi ed inventati fabbisogni di personale, nel triennio 2018-2020, senza e contro una unitaria e solidale collaborazione con il Comune di Rossano e i rappresentanti dei dipendenti.
A questo proposito USB, denuncia il complice silenzio delle sigle sindacali concertative ed invita i dipendenti tutti del Comune Corigliano-Rossano e i lavoratori ex LSU-LPU alla massima vigilanza e mobilitazione in vista di una fase politica ed amministrativa delicata delle due comunità e garantire un futuro di buona ed onesta gestione della grande città. (Comunicato /Pietro Altavilla
Responsabile Territoriale USB – Corigliano-Rossano)