Rossano. La furia di Titti Scorza contro il Pd e contro l’esecutivo Mascaro

Titti Scorza

È necessario fare un’analisi di come e perché il risultato elettorale sia stato nefasto per il PD e per il centro sinistra in Italia, ma ancora più disastroso e aberrante in Calabria.
In Calabria è stata usata la logica deforme della politica del passato, con l’elargizione di incarichi durante il periodo della campagna elettorale. Disastrosa è stata la nomina dei direttori dei distretti sanitari in piena campagna elettorale; una nomina elettoralistica che ha assegnato quel distretto Jonio Sud, di cui Rossano fa parte, a coloro i quali durante la campagna elettorale comunale avevano sostenuto la destra di Fratelli d’Italia. Nomine regionali che appartengono al più becero e miope passato politico e amministrativo, che avevano già prodotto risultati negativi, di cui nessuno pare volersi rendere conto.
Oggi sono stati ripresi e rimessi in posto di comando soggetti ambivalenti, allontanando così visibilmente dagli occhi degli elettori, soprattutto degli elettori di sinistra, la speranza di vedere cambiamenti veri, reali ed effettivi.
Per non parlare di quello che è successo a Rossano, fulcro del paradosso, dove, come già più volte sottolineato, l’azione della Giunta è stata caratterizzata dal peggiore passato amministrativo con l’operato del nominato Candiano, il quale, noncurante dell’etica e della responsabilità, ha permesso l’assunzione in Comune della propria nipote, perché se è vero che era possibile scorrere una graduatoria altrettanto vero è che un amministratore, se ha rapporti di stretta parentela con l’assunto, che ha favorito, si sarebbe dovuto dimettere. È stata questa l’amministrazione peggiore della storia rossanese: quella delle aree sociali da destinare a discoteche; quella del verde pubblico inesistente e che sta trasformando la città in una giungla; quella della convenzione Consip per la pubblica illuminazione ma che continua ad affidarne la manutenzione a società monopolistiche; quella della monetizzazione di aree pubbliche a prezzi stracciati; quella della individuazione di un dirigente ex art. 110 Tuel illegittima e dispendiosa per il Comune; quella del bando del mistero di Futur-E per la centrale elettrica; quella che imbosca il bilancio ma vuole far approvare al consiglio comunale un PSA finora nascosto e mai sottoposto all’attenzione dell’organo che dovrebbe approvarlo last minute, se non con un incontro interlocutorio e senza uno studio analitico e approfondito.
È l’amministrazione che ha favorito tutti i percorsi di un circuito di clientele, come ad esempio l’attribuzione di incarichi di carattere tecnico e professionale a seguito dell’indebitamento di 2,5 mln di euro per i campi sportivi, mentre il Ministero dello Sport metteva a disposizione fondi con il Bando Periferie, che avrebbe evitato l’ulteriore dispendio di finanze dell’Ente.
Dove sono le novità nelle modalità di selezione, ci si domanda come siano avvenute le scelte di questi tecnici, visto che non sono stati esperiti concorsi. Questi professionisti, tutti assolutamente rispettabili, sono stati scelti con le logiche del passato più abietto, perché amici degli amici, senza una selezione ad evidenza pubblica, a cui invece tutti avrebbero potuto partecipare e il vincitore sarebbe stato selezionato in piena trasparenza.
Le disuguaglianze, la sfiducia, l’allontanamento progressivo dalle necessità e dai bisogni della gente hanno decretato il tracollo di una sinistra avviluppata su se stessa e sui propri interessi, distanti anni luce da quelli pubblici e collettivi. Quali posizioni e rivendicazioni sono state promosse in merito alla tutela dei servizi Giustizia e Salute? Cosa è stato fatto a seguito della soppressione del Tribunale di Rossano, perché non si è pensato di rivendicare una sede distaccata o il Tribunale della famiglia seguendo l’esempio di Chiavari? Perché non si è realizzato il polo chirurgico all’Ospedale di Rossano e il Polo Medico a Corigliano, in attesa della realizzazione di quello unico?
E nell’ottica della tutela e della promozione del diritto al lavoro, cosa si è pensato di fare o progettare?
È chiaro che dopo il risultato elettorale sarebbe stato necessario fare un’attenta riflessione, cosa che il Partito Democratico non ha fatto. Di fronte ad una sconfitta annunciata, nonostante avessimo in passato suggerito che in questa direzione non era possibile andare perché le cose erano in evoluzione e stavano cambiando, nulla è stato fatto, nessuna presa di posizione assunta.
Ebbene, quando in un consiglio comunale come quello di Rossano, il Partito Democratico vieni accusato di voto di scambio ma nessuno lo difende a parte la sottoscritta, attraverso una posizione di correttezza all’interno del Consiglio Comunale e soprattutto di trasparenza per difendere l’onorabilità del Partito Democratico e tutelare gli elettori del PD, e successivamente viene altresì nominato assessore Candiano, che appartiene alla più arcaica storia politica di questa città, è evidente come si siano accumulati macigni su macigni, errori che i cittadini non hanno perdonato all’inesistente PD di Rossano. A ciò si aggiunga che il gruppo PD in consiglio è passato da 5 ad un unico consigliere. E allora qual è stata la strategia dell’innovazione e dello sviluppo, il modo nuovo di governare? In assoluto si sono visti persone e metodi della più vecchia e peggiore gestione amministrativa, nel mentre la società e i cittadini avevano sete di cambiamento vero, di rinnovamento concreto, per i quali avevano dato il loro consenso in passato al Partito Democratico, pensando che potesse effettivamente realizzare tale ricostruzione. Speranze completamente disattese!
Il PD in Calabria è stato sconfitto in tutte le città alle amministrative e successivamente si è avuta la sconfitta al referendum ma nonostante le sonore batoste gli atteggiamenti non sono cambiati.
Eppure in Calabria, dove i grillini hanno ottenuto la grande maggioranza dei consensi, mai un governo nazionale aveva rivolto seriamente la propria attenzione. Infatti, è stato durante il governo di Matteo Renzi, che si è assistito al completamento della Salerno-Reggio Calabria; al finanziamento dell’ammodernamento della Statale 106 e di tanti altri provvedimenti, che sono stati attuati, per la prima volta nella storia del dopoguerra, nei confronti di una regione fanalino di coda dell’Europa. Eppure tutto questo non è bastato a innestare fiducia perché i metodi del PD sono stati i metodi di personaggi che nel governo della cosa pubblica hanno fatto trasparire interessi personalistici e individualisti, che sono serviti solo al cerchio magico del governatore.
Ciò che non si è veramente compreso è che nel vivere quotidiano le prospettive di miglioramento, crescita e sviluppo sono risultate pressoché azzerate, i servizi ridotti al lumicino e le opportunità svanite in un territorio in regresso, dal quale i giovani fuggono.
Ciò che si dovrebbe davvero comprendere è che il governo della cosa pubblica deve ritornare ad impregnarsi di rispetto e moralitá delle azioni in assoluta trasparenza, di progettualità e di realizzazione degli obiettivi di promozione, tutela e sviluppo sociale e territoriale. (Comunicato- Titti Scorza-Consigliere comunale – Città di Rossano)

 

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