CORIGLIANO – Un corretto stile alimentare e una regolare attività fisica sono alla base dello star bene sia fisico che mentale. Questo è quanto emerso ieri mattina dal convegno “Strappi e stiramenti: la prevenzione comincia a tavola” organizzato dall’IIS “Green- Falcone e Borsellino” di Corigliano Calabro e rivolto agli studenti dell’Istituto Tecnico per Geometri riuniti in aula magna.
Al tavolo dei relatori dell’incontro, fortemente voluto dal Dirigente Scolastico ing. Alfonso Costanza e organizzato dal professore Mario Cimino, docente di Scienze Motorie e Sportive, il docente referente EMFS dell’ATP di Cosenza Luciano Bove, la biologa nutrizionista Renata Calabrò, il docente di Scienze Motorie e Fisioterapia dell’Università di Parma Francesco Bosco e l’esperta di Scienze della nutrizione nonché moderatrice Rosina Manfredi.
E’ toccato proprio a quest’ultima rompere il ghiaccio e aprire i lavori. Nell’introdurre l’argomento la professoressa Manfredi ha voluto sottolineare come spesso il termine “dieta” venga male interpretato: “Dieta vuol dire corretta alimentazione – ha spiegato – e ciò non significa “perdita di peso” ma piuttosto uno stile alimentare corretto e differenziato che tenga conto delle esigenze individuali”.
La parola è passata poi al Dirigente Costanza il quale ha sottolineato la grande importanza di un incontro come quello tenutosi ieri mattina “perché un’adeguata formazione sulla corretta alimentazione permette di scongiurare pericoli e danni causati da diete “fai da te”. Il saper mangiare bene – ha infatti sostenuto il DS – è una corretta abitudine strettamente legata all’attività sportiva, e rappresenta la miglior medicina per una vita in salute”.
Il professore Mario Cimino, dopo aver salutato e ringraziato i presenti, ha voluto sottolineare come “un buon allenamento sportivo non supportato da una alimentazione equilibrata e corretta non permette una prestazione ottimale in campo. E’ importante educare i giovani su queste tematiche anche perché la nostra scuola ha visto studenti calcare campi di calcio di società professionistiche a livello agonistico e campi di pallavolo”.
Il professore Luciano Bove ha poi affrontato il tema “L’alimentazione corretta per lo sport e l’attività fisica” insistendo su quanto sia importante il benessere psicofisico per chi pratica attività sportiva, soprattutto se a livello agonistico. Dopo aver fornito brevi cenni di natura anatomica, Bove ha fornito un dato allarmante riguardo la diffusione della cultura dell’alimentazione: “In provincia di Cosenza gli unici progetti scolastici rivolti all’alimentazione coinvolgono esclusivamente le scuole dell’Infanzia e le Primarie, quasi come a voler sostenere che l’educazione al mangiare correttamente non sia poi più necessaria. A livello regionale esiste un solo progetto, sempre destinato ai più piccoli, quando invece sarebbe necessario sviluppare una maggiore consapevolezza di quanto una corretta alimentazioni incida sul nostro benessere generale”.
E’ stata poi la biologa e nutrizionista Renata Calabrò ad entrare nel merito di una “dieta” effettivamente corretta: “Non esiste un piano alimentare uguale per tutti – ha sottolineato – poiché ognuno di noi ha esigenze specifiche legate anche al movimento che fa ogni giorno. Le esigenze alimentari di uno sportivo, ad esempio, cambiano in base a che tipo di attività si trova a svolgere, ad esempio se si trova in fase di allenamento o in gara e se presenta esigenze specifiche come l’uso di integratori”. Dopo un excursus sui vari alimenti, la Calabrò ha poi illustrato la ben nota piramide alimentare nonché la piramide del movimento sottolineando come in quest’ultima “siano riportate attività una volta considerate normali (passeggiare, salire le scale) ma che oggi sono state sostituite da atteggiamenti sedentari, complice anche l’avvento delle nuove tecnologie che offrono svago senza necessità di movimento”. Sono stati poi esaminati i vari principi alimentari (proteine, carboidrati, grassi, sali minerali e vitamine) che sono alla base di un’alimentazione equilibrata.
Le fasi finali del convegno sono state affidate al dottore Bosco, membro della Commissione medica della FIFA, il quale alla luce delle sue esperienze sui campi di calcio ha voluto soffermarsi su quella che viene definita alimentazione “antinfortuni”. “Si tratta di una cultura alimentare – ha spiegato – che permette allo sportivo di migliorare le proprie prestazioni sia in allenamento che durante la competizione. Fondamentale è l’apporto di acidi grassi Omega3 che sono antinfiammatori così come la riduzione di cibi ad alto indice glicemico che possono contribuire allo sviluppo di infiammazioni silenti”.
Bosco ha poi concluso affermando che in caso di infortunio “un giusto protocollo rieducativo insieme ad un corretto stile di vita permettono il recupero dell’atleta in tempi ristretti”.
Al termine della manifestazione, nel pieno spirito di una corretta cultura dell’alimentazione, l’azienda agricola “F.lli Blaiotta” di Francavilla Marittima ha offerto un buffet di dolci realizzati interamente con prodotti “Reolì”.
comunicato stampa