Stimolato dalla lettura di alcuni articoli di stampa, alcuni dei quali a dir il vero scaturiti da penne ad “inchiostro tossico”, credo in primo luogo che si debba fermare, con immediata fermezza, un presunto esodo verso “l’area Corigliano” di uffici e servizi che, se trasferiti, penalizzerebbero l’utenza “dell’area Rossano”.
Sede legale o meno non è minimamente pensabile che la Polizia Locale di Rossano diventi una sezione ed il comando si sposti nel centro Ausonico. Pertanto, preoccupato, ma con assoluta convinzione e la certezza che quanto segue venga preso in seria considerazione, sapendo di interpretare il convincimento di migliaia di cittadini, mi spiego.
PARI DIGNITA’ può e deve significare che, in attesa di costruire al più presto gli uffici in contrada Insiti-su quei terreni scippati per gravi lacune difensive sulle quali pure sensibilizzeremo gli organi competenti appena sarà formato il governo- occorre lasciare all’utenza dei due centri tutti i servizi esistenti senza modifiche minino la pari dignità dei due ex comuni.
Così, sentire che si parli di ufficio legale del “cessato comune di Rossano”, credo che non agevoli il percorso di adesione culturale al progetto di fusione, anzi rischia di farlo vivere come uno scippo, scatenando reazioni che non aiutano.
Anche la ricorrente espressione nei discorsi quotidiani riferita al dato che i tre dirigenti di Area sono di Rossano e quindi occorre perequare tale dato con figure delegate ovvero con incarichi di esclusiva matrice ausonica a prescindere dalle competenze, mi sembra risibile e rischioso. Una squadra mette in campo le energie migliori prescindendo dalla originaria residenza, dunque evitiamo errori di questa natura e concentriamoci sui problemi che affliggono la comunità.
Mare: ancora nulla circa la pulizia degli oltre 30 Km di costa; verde altro ritardo accumulato con rischi per turismo e cittadini; condotta sottomarina di S.Angelo, pericolosamente minata in più parti e senza prospettive di intervento; discarica Bucita ancora bomba ecologica, SS 177 in frana dal 2015. Insomma sono lieto di leggere che si vogliono infiorare i due centri storici ma prima diserbiamoli e mettiamoli in sicurezza, altrimenti lo stridore delle contraddizioni eroderà il largo consenso referendario con conseguenze inimmaginabili. ( nota stampa – Lega Salvini -Paolo Maria Lamenza)