La solidarietà è un valore che lentamente è destinata a esaurirsi. Oggi è il denaro che conta, non gli individui. E’ l’egoismo che prevale, a scapito dell’altruismo. E per chi decide di adottare un bimbo con disabilità peggio che andar di notte. Accade a Rossano dove alcune famiglie sono sul piede di guerra a causa di alcuni disagi determinati dalla indisponibilità del medico di neuropsichiatria infantile presso il distretto di Rossano. La figura che ricopriva il servizio è attualmente indisponibile ed è prossima al pensionamento. Pertanto le mamme che hanno figli disabili devono recarsi o a Cariati o a Corigliano. Un problema che se, non risolto, si tradurrà in presidio di protesta da parte delle famiglie interessate, alle quali tra l’altro, spetterebbe un contributo di 20 euro al giorno per ciascuno bambino che presenta disabilità, ma di questi soldi neanche a parlarne. Le difficoltà emergono quando si presenta la necessità di richiedere il certificato di rivalutazione obbligatorio per ottenere il sostegno a scuola. Su questo punto le mamme risultano abbandonate a se stesse, senza un supporto né umano né logistico. Recarsi a Corigliano risulta impossibile poiché il personale addetto, da quel che risulta, ha un carico di lavoro eccessivo. Idem su Cariati, laddove vi sarebbe del personale chiamato a soddisfare la forte domanda proveniente dall’intero territorio. Alcune famiglie interessate chiedono il rilascio della certificazione presso l’ambulatorio di Rossano poiché è lì che sono conservati i fascicoli storici clinici di ciascuno soggetto che presenta disabilità, ragion per cui la certificazione richiesta si potrà basare su una conoscenza analitica maturata nel tempo… articolo CONTINUA SUL GARANTISTA- EDIZIONE ODIERNA