Ad ospitare il tesoro dei sapori e dei saperi, la ZONA INDUSTRIALE – LOCALITÀ CORIGLIANO – PRESSO LA SEDE DELL’AZIENDA MEDI MAIS CALABRA SRL, della famiglia Gallo operante nel settore della produzione e della trasformazione del prodotto.
Nelle ultime ore si è celebrato il cerimoniale di inaugurazione alla presenza del sub commissario del Comune di Corigliano Rossano Donato Michele Lizzano, in sostituzione del commissario prefettizio Domenico Bagnato indisponibile a causa di sopraggiunti impegni. Il momento più emozionante è stato il taglio del nastro, con la benedizione del parroco Don Massimo De Novellis, che ha sancito la nascita del Muclem verso cui è necessario in prospettiva destinare la giusta attenzione da parte della comunità, della scuola e delle istituzioni locali, provinciali e regionali. Ha vinto la sinergia tra soggetti privati: da un lato l’Associazione Agliaia che ha ideato il progetto, dall’altra l’impresa Medi Mais Calabra Srl che ha sostenuto e supportato l’iniziativa. Il presidente dell’Associazione Anna Lauria nel ringraziare l’impresa Gallo per aver accolto sin da subito la proposta, sottolinea la rilevanza del Muclem che si pone l’obiettivo di valorizzare e mettere in evidenza le bellezze, i percorsi culturali, e anche quella solida visione d’insieme che solo una terra come la Calabria riesce a offrire. La manifestazione ha fatto registrare la presenza di varie rappresentanze del mondo dell’imprenditoria, della politica, dell’associazionismo civico e di categoria.
IL MUCLEM
Lo spazio comprende un ingresso con angolo shop costituito da manufatti artigianali, realizzati in Calabria. Interessanti si rivelano le cartoline “Muclem per l’arte” dedicate ai quadri degli artisti in mostra permanente, tra i quali spiccano i nomi di: Epeo, Marisa Scicchitano, Pietro Aquilino, Pierfilippo Bucca, Francesco Logoteta, Sebastiano Plutino, Sonia Quercia, Antonella Vincenzo. Tutte opere artistiche destinate al clementine. Alcune di esse, sono nate in collaborazione con l’Azienda Ecoross (opera nel settore dell’Igiene Urbana) che ha fornito materiali di recupero, nell’intento di promuovere l’ecologia mista all’arte. La sala museale ospita oggetti molto originali, da una collana firmata da Pasly artdesign fatta con bucce di clementine, al fuso in legno di clementine e filati tinti con le foglie dell’agrume dell’azienda Bossio di Mandatoriccio. La produzione e la trasformazione del frutto sono raccontate attraverso le fotografie di Gabriele Tolisano e di Anna Lauria. Tutto l’aspetto legato all’agrumicoltura è stato curato dall’agronomo Francesco Perri che ha messo a disposizione il suo sapere, oltre a documenti, locandine storiche e foto. C’è anche una scheda olistica curata dalla socia fondatrice di Aglaia Carolina Battistiol istruttore di Yoga. Serafina Filippelli, nutrizionista, ha invece messo in luce gli aspetti salutari dell’agrume attraverso una scheda nutrizionale. Una foto di Gaetano Gianzi tra riflessi e fogliame esalta la bellezza di un agrumeto. Gli arredi tutti realizzati da artigiani locali rimandano al legno e al ferro battuto. I documentari in video, realizzati dal gruppo editoriale Informazione & Comunicazione, mettono in risalto l’importanza del clementine nel territorio. L’impianto delle schede in dibond, le foto, sono state realizzate da MediaStudio grafica di Luigi Cosentino. La ricostruzione dell’albero attraverso un processo elaborato è stata eseguita da Daniela D’Aloisio, un ricettario ricco e variegato è stato curato ed elaborato dalla socia fondatrice Maria Curatolo. Il presidente Aglaia Anna Lauria che ha ideato il progetto museale ha dedicato una poesia visiva esposta in foto e video. Antonio Cimino, architetto, ha elaborato il progetto delineando gli aspetti dello spazio e delle luci. L’artista Lucia Gradilone ha dato una pennellata di azzurro fino al tetto come un cielo infinito. Un tavolo a forma di frutto diventa punto di riferimento per i futuri laboratori didattici che nasceranno in collaborazione con le scuole. L’associazione, mantenendo il legame con l’azienda, si ripropone di organizzare eventi, premi e seminari a tema. Il Muclem, essendo il primo in Italia e forse unico al mondo vale la pena visitarlo. Risalto alla notizia ha dato anche il sito di informazione internazionale www.freshplaza.it multilingue. Tutti gli oggetti esposti sono stati creati e prodotti in Calabria. (comunicato stampa)