Corigliano Rossano (CS), 20 luglio 2018 – Avevamo pubblicamente espresso il desiderio di un’estate meno problematica dal punto di vista della fornitura idrica domestica, anche se ci aveva preoccupato e non poco il mettere le mani avanti delle istituzioni che già a giugno iniziavano a parlare di una “crisi idrica” a livello regionale. Siamo al 20 luglio e abbiamo avuto palesemente la conferma di quanto i nostri peggiori timori fossero fondati: rubinetti a secco per giornate intere, un oltraggio ai diritti fondamentali dell’uomo e ai diritti dei contribuenti, che pagano caro e amaro il servizio idrico. Un sistema inadeguato e carente che anche quest’anno rende la nostra città indegna di un paese civile.
Non si può stare, nel 2018, oltre 24 ore senza acqua in casa.
Come ogni anno, causalità, con il giungere dei villeggianti e con l’apertura delle case al mare i rubinetti delle altre zone vengono pesantemente penalizzati e lasciati a secco. E non solo nelle ore notturne, quando il disagio seppur rimanendo inammissibile è meno pesante; anche nelle ore diurne, con temperature sopra i 35 gradi centigradi, si è costretti all’arsura senza la possibilità di accedere all’acqua.
E’ inammissibile.
Chi di dovere non avvisa mai in tempo, le persone sono costrette a recuperare acqua come possono, gli anziani con un caldo torrido obbligati a recarsi alla fontanella con bidoni che spesso faticano a portare, una doccia dopo il lavoro diventa un lusso inimmaginabile, mettere la lavatrice un miraggio.
E’ il momento di dire basta.
Basta a Sorical, basta ad una gestione fallace del sistema idrico, basta ad un acqua che pubblica non è, basta ad un sistema che non previene, non avvisa, non fornisce soluzioni