Il riferimento è alla manifestazione sul terzo megalotto della 106 che ha avuto fra i protagonisti proprio gli eletti 5stelle in Parlamento ed ha già ingenerato un coro unanime di proteste: dai sindacati Cgil, Cisl e Uil al comitato “Basta vittime 106”, tutti convinti dell’urgenza e della necessità di una infrastruttura attesa da almeno 10 anni, recuperata dal precedente Governo e oggi inspiegabilmente picconata dai parlamentari grillini.
“I deputati e i senatori del Movimento forse non hanno idea di cosa questa infrastruttura rappresenti per il territorio, non hanno cognizione del progetto e quando affermano che intendono demolirlo e fare iniziare tutto daccapo, perdendo altro tempo e risorse in un’opera non più rinviabile. Con la strada statale 106, tristemente nota come strada della morte, grazie all’azione della Giunta regionale, guidata da Mario Oliverio, si è riusciti ad ottenere la decisione dei governi nazionali a guida Pd di sbloccare, dopo oltre 10anni, la procedura della realizzazione dell’opera. Una infrastruttura che era stata cestinata è stata invece finanziata ed ora sta per essere cantierizzata. Con l’approvazione da parte del CIPE del finanziamento (1 miliardo e 335 milioni di euro) si è riusciti finalmente a realizzare le quattro corsie che collegano Sibari al corridoio Ionico-Adriatico. Tutto questo non può naufragare per una strumentalizzazione e una miopia politica che non tiene conto dei bisogni dei cittadini ” Conclude la deputata dem “è ancora fresca l’immagine della foto dei parlamentari 5 stelle con il Ministro Toninelli affermando che si stavano impegnando a lavorare per la Calabria: era un impegno, come è ormai loro consuetudine, proclamato sui social, perché alla prova dei fatti, dimostrano di non aver a cuore le reali necessità dei calabresi”.