Con la recente sottrazione di dieci posti letto di lungodegenza allo Spoke di Corigliano Rossano, il direttore dell’Asp di Cosenza Raffaele Mauro procede impunito il suo disegno di smantellamento della sanità nella Sibaritide. Dietro quella che formalmente viene fatta passare come una riorganizzazione materiale dello Spoke, necessaria per migliorarne l’efficienza complessiva, si cela invece il disegno di scippare un pezzetto alla volta questo territorio finanche dei servizi sanitari essenziali, come se non stessimo già parlando dell’area con il più basso rapporto fra abitanti e posti letto della Calabria e forse anche d’Italia.
A noi interessa poco alimentare una sterile “guerra fra poveri” fra Corigliano e Rossano, pertanto non vogliamo contestare in sé la necessità di riorganizzare i due nosocomi attraverso lo spostamento di reparti. Ma quando tali trasferimenti non sono a saldi invariati, e alla fine della fiera comportano la riduzione del numero totale dei posti letto a disposizione dello Spoke, non si può certo rimanere silenti e accettare che si continui a mortificare la nostra intelligenza con un provvedimento palesemente in contrasto con l’Atto Aziendale e quindi illegittimo.
In attesa dell’ospedale unico, eterno specchietto per le allodole che la nostra classe politica regionale annuncia prossimo alla costruzione ad ogni tornata elettorale, Mauro non si azzardi a depotenziare il Giannettasio di Rossano e il Compagna di Corigliano, che sono presìdi fondamentali per l’intera fascia ionica, peralto gravata anche dal maggiore carico derivante dalle recenti soppressioni dei vicini presidi di Cariati e Trebisacce.
Pertanto esortiamo il Commissario Scura a prendere gli opportuni provvedimenti, così come invitiamo il presidente Oliverio, che giusto ieri è venuto a fare passerella da queste parti nell’ennesima cerimonia-farsa, a dimostrare concretamente di tenere allo Ionio Cosentino, prendendo immediatamente posizione nei confronti del direttore dell’Asp di Cosenza, affinchè garantisca subito il ripristino dei dieci posti letto scippati, magari adibendoli a medicina di urgenza presso il Giannettasio di Rossano.
Noi, dal canto nostro, nell’ambito di un più ampio piano di riorganizzazione della sanità calabrese, stiamo lavorando all’elaborazione di proposte concrete, affichè nel più breve tempo possibile si riducano le clamorose disuguaglianze e si ponga rimedio alle drammatiche inefficienze che al momento la caratterizzano.
Francesco Forciniti, Francesco Sapia, Elisa Scutellà, Silvana Abate (Parlamentari M5S Sibaritide)