I FATTI Appreso da una fonte confidenziale che all’interno di un box condominiale in via Colle Pantano, a Corigliano Rossano, tre giovani avevano realizzato una serra rudimentale atta alla coltivazione di marijuana, gli agenti del Commissariato di P.S. hanno proceduto ad effettuare una perquisizione accertando la presenza di una lampada alogena, ventole e timer utili alla ricreazione del microclima adatto alla crescita delle piante di marijuana. Non solo. In quella occasione è stata accertata anche la presenza di numerose piante, oltre a marijuana in semi già essiccata, un diffusore di calore con lampada alogena di 250W con trasformatore di potenza, motorini ventilatori elettrici, contenitori in plastica contenenti concime liquido denominato “sangue blu”. Nell’immediatezza l’indagato è stato tratto in arresto e sottoposto a misura cautelare su ordinanza del Gip presso il Tribunale di Castrovillari.
IL PROCESSO E LA DECISIONE DEL TRIBUNALE Il procedimento a carico del giovane è sfociato nel processo celebratosi dinanzi al Tribunale di Castrovillari, nel corso del quale sono stati escussi in qualità di testi gli agenti di P.S. che avevano effettuato l’attività di indagine e che hanno confermato ogni singolo aspetto. All’esito del processo il Pubblico Ministero ha formulato una richiesta di pena detentiva. Il Tribunale di Castrovillari, in totale accoglimento delle richieste avanzate dell’Avv. Francesco Nicoletti, difensore del giovane, ha emesso una sentenza di assoluzione.
(comunicato stampa)