«L’incontro di ieri tra il Ministro dei Trasporti del Movimento 5 stelle, Danilo Toninelli, e il governatore della Calabria, Mario Oliverio, – ha raccontato la senatrice Rosa Silvana Abate – certificano il lavoro di noi parlamentari Calabresi per togliere la Calabria dall’isolamento alla quale è stata costretta dalla vecchia politica. Non a caso il capo del Dicastero dei trasporti ha dichiarato che “sono risultate ampie le convergenze su dossier che hanno visto particolarmente impegnati anche i parlamentari regionali del M5S e che la Calabria sia al centro del suo mandato perché è un’area che va collegata meglio al proprio interno e al resto d’Italia”». «Ma le parole del nostro Ministro – insiste la pentastellata – dicono molto di più e documentano il lavoro fatto per far uscire la Sibaritide dall’isolamento. Saranno subito convocati, infatti, quattro tavoli tecnici di cui tre riguarderanno l’Alto e il Basso Jonio, la Sibaritide e Corigliano Rossano, la terza città della Calabria per dimensione e popolazione. Gli incontri saranno ad hoc per sciogliere nodi che da troppo tempo aspettano una soluzione e riguarderanno, la tratta ferroviaria Frecciargento tra Roma e la Sibaritide, i lavori della Ss 106 Jonica con il collegamento alla Sila e il completamento della Sibari-Sila. Tutte situazioni che avevo segnalato negli incontri al Ministero dei Trasporti, tutte situazioni sulle quali sto lavorando da tempo, come da impegni assunti in campagna elettorale, e che ho ripetutamente segnalato. Ma questo è solo un altro tassello, l’attenzione rimane alta per arrivare agli obiettivi». «A Toninelli – spiega ancora la senatrice pentastellata – avevo sottoposto il caso della Sibari-Sila, un’opera che avrebbe dovuto collegare la montagna e il mare, nella provincia di Cosenza, i cui lavori sono iniziati nel 2008 ma la strada incompiuta da 48 milioni di euro è un cantiere abbandonato. La nuova strada era stata voluta fortemente da tutto il (vecchio) mondo politico. Stessa situazione per la Sila-Mare. Il completamento di questa arteria dovrebbe collegare lo Jonio alla Sila in trenta minuti consentendo di raggiungere Longobucco dalla Statale 106 in poco più di 15 minuti, favorendo, così, i flussi turistici, dal mare verso l’altopiano e i paesi dell’entroterra. Ma anche questa strada (la Longobucco-Mirto Crosia) racconta una storia lunga il cui mancato completamento impedisce a tutt’oggi la viabilità notturna ed il raggiungimento di importanti strutture strategiche come i presidi sanitari posti sullo Jonio». «Il progetto principale al quale sto lavorando e sul quale mi ero già mossa – ha spiegato nel dettaglio – è quello che riguarda l’istituzione di un Frecciargento. Nelle scorse settimane, dopo altre riunioni, ho incontrato gli ingegneri della divisione long haul di Trenitalia che si occupa dei treni a lunga percorrenza, quelli che da noi mancano, oltre ad un responsabile per i rapporti istituzionali ai quali ho presentato un progetto che in meno di quattro ore, senza cambi, porti dalla Sibaritide a Roma. Perché di questo c’è bisogno, in primis, per togliere l’area dall’isolamento». «La realizzazione di un nuovo collegamento diretto e veloce su treno tra Sibari e Roma – infatti dice la Abate – avrebbe come bacino di utenza potenziale una vasta area che, centrata sulla stazione di Sibari, computa circa centomila abitanti, concentrati nei soli comuni di Corigliano-Rossano, da poco diventata città unica e terzo comune per popolazione della Calabria con quasi 90mila abitanti, e Cassano-Sibari. Considerando, inoltre, tutta l’estensione che va da Cariati a Rocca Imperale, i residenti assommano al oltre 150mila. Il percorso attuale Sibari – Roma in treno richiede, dunque, uno o due cambi con tempi di percorrenza che variano da un minimo di cinque ore (in un solo caso, la mattina presto) ad oltre le sei, fino alle sette ore». «A breve – chiude la senatrice M5S – ci sarà un nuovo incontro con i vertici di Trenitalia per vagliare le proposte progettuali ma da oggi, con le parole del Ministro Toninelli, incassiamo una grande risultato. Sono i cittadini della Sibaritide che lo incassano, soprattutto chi viaggia per lavoro, per studio o per questioni di salute. Una carta che peserà molto sui tavoli che contano».