Un caso di parricidio eclatante di cui si occupò anche la cronaca nazionale. Alessandro Manzi, accusato di parricidio aggravato dalla premeditazione è stato condannato a 18 anni e 10 mesi per aver cagionato la morte del padre Mario, 50enne, contro il quale sparò tre colpi di fucile calibro 12 andati mortalmente a segno. Una storia di degrado sociale, per un ragazzo che per istinto protettivo avrebbe per ben tre volte premuto il grilletto contro gli abusi attribuiti alla vittima nei confronti anche dei familiari. La corte d’assise ha optato per un ridimensionamento della pena rispetto alla richiesta d’ergastolo avanzata dalla pubblica accusa. Soddisfatta la difesa del giovane rappresentata dall’Avv. Ettore Zagarese.