Bit Milano, non partecipazione di Corigliano Rossano frutto di attenta valutazione

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La reale utilità della partecipazione di singoli enti locali, siano essi piccoli comuni o medie/grandi città, a fiere nazionali ed internazionali di settore, più o meno ritenute importanti ed efficaci rispetto agli obiettivi di marketing territoriale e di posizionamento turistico è, ormai dai diversi anni, questionedibattuta e molto controversa; soprattutto se e quandoil cosiddetto ritorno di investimento (ROI), da misurare successivamente alla partecipazione ad una fiera implica l’utilizzo (o eventualmente lo spreco) di risorse pubbliche.

 

È quanto dichiara il Commissario Prefettizio, il Prefetto Domenico BAGNATO precisando che la non partecipazione autonomadi CORIGLIANO ROSSANO, al pari di numerose analoghe o più grandi destinazioni turistiche calabresi e italiane,alla prossima Borsa Internazionale del Turismo (BIT) di MILANOnon soltanto tiene conto della validità ed attualità di questo dibattitoscientifico aperto persino nel settore privato, ma è frutto di attenta valutazione preliminare: sulla quantità, sulla qualità e sull’impatto dell’esatto investimento economico complessivo, preparatorio e finale, necessario a garantire una partecipazione adeguata e non occasionaledi una qualsiasi Città, preferibilmente nella cornice di una proposta territoriale molto più ampia e forte, ad un qualsiasi evento fieristico di portata extra regionale.

 

Attraverso la virtuosa sinergia pubblico-privato – continua il Commissario –sforzi ed iniziative probabilmente più utili ed efficaci potranno essere assunti nella direzione strategica di rafforzare anzi tutto la percezione locale e regionale di CORIGLIANO ROSSANO come nuova edistintiva destinazione turistica e culturale, attrattiva rispetto a differenti target di visitatori e soprattutto 365 giorni l’anno. Il rafforzamento della reputazione e del posizionamento di questa grande ed importante Città sui mercati turistici nazionali ed auspicabilmente internazionali – conclude BAGNATO – dipenderà quindi molto dalla capacità di coesione e di comunicazione interna di tutti i suoi attori e dalla valorizzazione, a partire dal cosiddetto turismo di prossimità, di quel prezioso patrimonio identitario custodito in particolare nei centri storici delle due rispettive aree urbane, così come l’esempio MATERA CAPITALE DELLA CULTURA 2019 sta ampiamente dimostrando.   (fonte:comunicato stampa )

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