I FATTI La vicenda nasce dalla denuncia presentata presso la Legione Carabinieri Calabria – Stazione di Rossano – da un commerciante residente nell’area urbana di Corigliano, che riferiva di essere stato inseguito, aggredito e rapinato. Secondo il narrato del denunciante, tutto avrebbe avuto inizio dalla discussione con due soggetti mentre si trovava all’interno di un bar a Mirto Crosia. Andato via a bordo della propria autovettura, dopo aver percorso circa cinquanta metri, si accorgeva dallo specchietto retrovisore che i due con i quali aveva discusso lo stavano inseguendo e, addirittura, lo facevano accostare. Fermata l’auto, il commerciante chiamava i carabinieri ma, nonostante questo, i due iniziavano ad aggredirlo mentre era ancora seduto in auto con la portiera aperta. Per come ricostruito dal commerciante, i due malfattori sbattevano dapprima la portiera contro la sua gamba e contro il suo braccio sinistro, per poi tirarlo fuori dal mezzo e buttarlo a terra dove continuavano a colpirlo a calci sul torace, sulla schiena, sulle gambe, sulle braccia e sulla testa. Dopo averlo aggredito, i due si mettevano a frugare all’interno dell’autovettura rinvenendo una ingente somma di denaro in contanti di cui si impossessavano prima di darsi alla fuga. Il commerciante, curato e refertato in ospedale dopo l’accaduto, nella denuncia sporta descriveva l’intero episodio con dovizia di particolari, indicando i dettagli degli aggressori nonché la targa dell’auto da loro utilizzata.
IL PROCESSO Nel corso dell’istruttoria dibattimentale, nell’ambito del processo celebrato dinanzi al Tribunale di Castrovillari, sono stati escussi tutti i testi indicati dalla pubblica accusa, tra i quali i carabinieri che hanno ricostruito la dinamica dei fatti e riferito in merito alla individuazione dell’imputato e ai riscontri all’attività di indagine. È stata anche sentita la testimonianza del titolare del bar di Mirto Crosia, il quale ha dato atto della presenza dell’imputato al momento della discussione con il commerciante. Il teste ha inoltre affermato che lo stesso commerciante era poi tornato al bar, dopo circa mezz’ora, riferendo di essere stato aggredito dal soggetto con cui aveva avuto poco prima una discussione proprio all’interno del locale.
LA SENTENZA All’esito della camera di consiglio, il Tribunale di Castrovillari in composizione collegiale, in totale accoglimento delle richieste avanzate dall’Avv. Francesco Nicoletti ha assolto l’imputato dai reati di rapina, violenza privata aggravata e lesioni con la formula più ampia “perché il fatto non sussiste”.
(comunicato stampa)