Il Presidente Fabio Pugliese ha voluto evidenziare al Ministro Toninelli la forte incongruenza tra la realtà e quanto da lui affermato. Il Ministro, infatti, aveva affermato che a marzo 2019 avremmo avuto il progetto esecutivo dell’Opera nella sua seconda tratta «mentre nella realtà – come ha scritto nella sua missiva il Presidente – sarà così solo formalmente».
«Ad oggi, infatti, “non esiste alcun esecutivo e certamente – scrive Pugliese – non lo avremo prima dell’estate». Destano, quindi, sconforto e viva preoccupazione le dichiarazioni del Ministro Toninelli nell’Associazione anche perché lasciano sottintendere alcuni aspetti importanti quanto inquietanti.
«Il primo – scrive il Presidente Pugliese – riguarda la necessità di evitare di rilasciare dichiarazioni fuorvianti e certamente irrealistiche che – su un Progetto di un’Opera attesa da tutta la popolazione – potrebbe ingenerare attese e aspettative che, se deluse, avrebbero implicazioni gravissime».
«Il secondo aspetto – continua Pugliese – è relativo alla evidente leggerezza con cui viene gestita ogni attività legata a questa Grande Opera: ogni addetto ai lavori o parte interessata è ben consapevole da mesi che il Progetto Esecutivo del Megalotto 3 non potrà mai e poi mai essere pronto per marzo 2019 e, ci chiediamo, come possa non saperLo Lei o, comunque, il Ministero che dirige».
«L’ultimo aspetto è relativo – conclude il Presidente – alle dovute e necessarie pressioni che riteniamo Lei debba esercitare per accelerare e snellire i processi che portano all’avvio dei lavori dell’Opera: perché se non ci sarà un rinnovato e forte interessamento nei confronti dell’Opera si perderà altro tempo».
Pugliese, infine, conclude la sua missiva con l’auspicio che il Ministro possa evitare in futuro altre «dichiarazioni fuorvianti e certamente poco attendibili, serie e irresponsabili» che, semmai dovessero ripetersi «saranno fortemente stigmatizzate dalla nostra Associazione come è doveroso e necessario nel rispetto assoluto della dignità, della verità e della responsabilità di chi attende l’avvio dei lavori di quest’Opera ormai da decenni ma anche nei confronti di un Ministro della Repubblica che – prima di rilasciare certe dichiarazioni – non può non riflettere sulle dovute conseguenze che queste possono generare nella popolazione» (Comunicato Stampa).