Cantinella. Clochard senza tetto, lo scenario davanti la Don Bosco.
Siamo nella popolosa frazione Cantinella di Corigliano Rossano. Non è una cosa straordinaria vedere dei senzatetto girovagare per le vie. Ma qui qualcosa di diverso c’è . Eh si, perché la comunità, compatta, conosce molto bene i suoi clochard. E’ per questo che spesso si ci ritrova ad offrire anche dei lavoretti, ma pare non si siano mai integrati veramente.
Le pareti dell’esterno del retro dell’edificio della camera di commercio sono tutte annerite dalle fiamme dei focolai che l’uomo accende per riscaldarsi. Anche nel momento in cui ci avviciniamo, il bulgaro continua a dormire, non si accorge della nostra presenza.
Insomma a quanto pare nessuno fa nulla. Due anni fa avevamo seguito il caso di un rumeno che caduto per cause accidentali da un piano alto di una palazzina in costruzione, era deceduto per aver battuto la testa. Anche in questo caso si trattava di una persona indigente che viveva ai margini della società. Ci chiediamo allora se forse, almeno in questo caso, qualcuno potrebbe fare qualcosa prima che sia troppo tardi.
Occorre creare le condizioni di un’accoglienza dignitosa ai clochard. A tal riguardo la Corte europea dei diritti umani ha in più circostanze Deliberato violazioni alla convenzione europea dei diritti dell’uomo, ovvero il diritto alla vita.