«Lo scorso 4 marzo – dichiara Scutellà – è stata revocata la procedura per l’affidamento in Project Financing della progettazione ed esecuzione del servizio di collettamento e depurazione negli estinti Comuni di Corigliano e Rossano, in ragione dei mutati “elementi sostanziali di fatto e di diritto nonché sul piano tecnico, economico e finanziario”. Questa decisione – precisa la deputata – chiude una situazione di stallo oramai non più tollerabile a discapito di un territorio e di una popolazione già fin troppo messi a dura prova. A seguito della revoca il Commissario Straordinario Unico per la depurazione, il Prof. Enrico Rolle, con il quale ho il piacere di confrontarmi proficuamente oramai da mesi, si è immediatamente attivato nominando il responsabile unico del procedimento per riavviare le attività tecnico-amministrative nel più breve tempo possibile oltre a richiedere alla Regione Calabria e al Comune di Corigliano-Rossano il trasferimento delle risorse finanziarie relative all’intervento, in accordo con quanto disposto dal DL 243/2016».
«Obiettivo comune – aggiunge Elisa Scutellà – è trovare un giusto punto di equilibrio tra l’esigenza di delocalizzare gli impianti situati in località critiche o di potenziale pregio e quella di non sprecare i fondi destinati al riefficientamento degli stessi impianti, alla luce anche di quanto emerso dagli stessi tecnici comunali che riferiscono di uno stato di consistenza della rete fognaria esistente sensibilmente differente da quella che i documenti di gara a suo tempo predisposti descrivono».
«L’attività di definizione di un Master plan – annuncia infine la portavoce pentastellata – è stata già avviata, e non posso che essere soddisfatta della celerità con la quale, una volta “chiuso il capitolo” con il Consorzio aggiudicatario, si è agito per andare incontro all’esigenza di ottimizzare scelte progettuali e di localizzazione che siano il più possibile compatibili con le disponibilità e le esigenze del nostro territorio. Ogni giorno perso – conclude Scutellà- equivale a migliaia di euro di sanzioni per l’inquinamento del nostro mare, della nostra bellissima terra che non può più essere maltrattata da lungaggini burocratiche assurde ed incomprensibili».
(comunicato stampa)