Come ricorderete, a poche ore dalla pubblicazione della nota con cui rispondevo, il 27 marzo, all’appello formulato dal Sindaco per ottenere un incontro con il ministro Bonisoli in funzione del recupero del centro storico di Cariati, l’avv. Filomena Greco è stata raggiunta da una misura cautelare. La mia nota aveva subito corretto la prospettiva entro cui inquadrare la richiesta diretta al Ministro, escludendo qualsiasi ipotesi di finanziamento pubblico a un’amministrazione solo a parole, fin qui, ravveduta e decisa a prendere le distanze da decenni di malgoverno del patrimonio culturale. Del resto, l’ultimo caso di abusivismo edilizio a danno della cinta muraria della cittadella medievale, clamoroso, era stato da me segnalato ai Carabinieri del TPC solo il 5 marzo scorso, suscitando non poco scalpore. Al mio “No” all’appello malamente formulato dal Sindaco seguiva, tuttavia, l’offerta di suggerire all’amministrazione locale un percorso virtuoso di risanamento edilizio e rivitalizzazione della città storica.
Orbene, lo sconcerto per quanto occorso poco dopo la pubblicazione di quella nota non mina la mia convinzione che l’appello proveniente da Cariati, pur formulato secondo il più classico clichet della vecchia politica, meriti attenzione. Le aspettative della comunità locale di vedere tutelati i suoi beni culturali, senza i favoritismi e le clientele che troppo spesso hanno viziato l’azione amministrativa, sono infatti legittime. Ribadisco, perciò, la disponibilità mia personale, e sono convinta che il titolare del Collegio Romano non negherà la propria, ad accompagnare la comunità cariatese nell’acquisizione di una coscienza civica matura che impronti l’approccio al patrimonio culturale al rispetto di quanto superstite e ad una corretta gestione. Prima che sia troppo tardi…
Il mio impegno si concretizzerà da giugno prossimo in una serie di iniziative volte da un lato ad incrementare la conoscenza della cittadella e dall’altro a ‘correggere’, mediante la proposta di esempi virtuosi (italiani ed esteri), l’approccio troppo spesso irrispettoso di amministratori e cittadini nei confronti del costruito storico. Non posso però fare a meno della collaborazione fattiva dei cittadini. Mi rivolgo perciò a tutti loro, senza distinzioni di genere, età, cultura e colore politico, perché traggano spunto da questa sollecitazione per iniziare un percorso nuovo, o rafforzarlo se l’hanno già avviato, agendo insieme per la tutela e la messa in valore dei beni pubblici, cioè, in ultima istanza, nell’interesse esclusivo della comunità stessa.
Ho incontrato in settimana il sig. Damiano Scarpello, per anticipare le mie intenzioni e condividerle con i Cariatesi che si riconoscono nel M5S. Ripeto, però, che l’appello a favore della città storica di Cariati va inteso come trasversale a qualsiasi particolarismo. Invito tutti coloro che hanno a cuore il passato e il futuro della comunità (quella di pietra e quella di carne) a rispondere pubblicamente all’appello e ad assumere anch’essi l’impegno di provare, almeno provare a darsi una possibilità, per migliorare la qualità della vita di tutti (Comunicato stampa).