“Ricordo – scrive il sindaco Mundo nella missiva inviata – che gli organi in indirizzo, ognuno per quanto di competenza, non hanno dato seguito né al D.C. n. 64/2015 per il Piano di Rientro di riapertura dell’ospedale di Trebisacce, né alla Sentenza Consiglio di Stato n. 2151/2015 che ha annullato il DPRC n. 18/2010 che prevedeva la chiusura dell’ospedale di Trebisacce e, per l’effetto, la riapertura. In tale contesto, considerato che sono stati conclusi anche i lavori di adeguamento dei locali dove allocare la divisione di medicina, si chiede di disporre l’immediata riconversione dell’attuale lungodegenza, nonché destinare il personale medico necessario, attingendo a graduatorie esterne per l’attivazione dei servizi, previsti nel D.C.A. 64/2015, di istituzione dell’ospedale di zona disagiata. Ciò anche per affrontare al meglio l’imminente stagione estiva, garantendo anche le emergenze che da essa derivano. Infine, proprio in considerazione del lungo tempo decorso dall’adozione dei richiamati atti, rimasti ad oggi senza riscontro e al fine rendere partecipe la cittadinanza e di informala sul futuro del Ospedale Chidichimo, si comunica che per il corrente mese sarà convocato un Consiglio Comunale aperto, al quale vi invito a partecipare, con l’intervento di tutti i sindaci del comprensorio, degli operatori e dei cittadini, per discutere dell’ospedale e di eventuali responsabilità nei ritardi”.
L’Assessore alla Sanità del Comune di Trebisacce, Giuseppe Campanella, in riferimento alla richiesta e alla denuncia formulata dal Sindaco di Trebisacce e inoltrata al Commissario ad acta e a quello dell’ASP, per l’ingiustificato ritardo nella riapertura dell’ospedale di Trebisacce ha dichiarato
“É veramente assurdo il silenzio che è piombato sull’ospedale di Trebisacce. Molti esponenti politici quando bisogna difendere altre realtà fanno a gara per fare dichiarazioni di denuncia e di sostegno, mentre per Trebisacce nessuno spende una parola. Evidentemente ci ritengono cittadini di zone periferiche o di serie B. Oppure, qualcuno, pensando di sfavorire politicamente l’amministrazione comunale, rallenta o dilata le attività in maniera pretestuosa. In tale contesto vorrei lanciare un appello ai cittadini di non farsi abbindolare dagli adulatori di turno, che si vedono e si sentono solo in prossimità delle consultazioni elettorali e non hanno, per tutto il resto del tempo, il coraggio di spendere una parola per Trebisacce, se non attraverso fumosi comunicati stampa, o di avviare iniziative concrete. Il vero impegno, rivolto alla cura del territorio, è costante e non ad intermittenza, non deve mai mancare, così come mai è mancata la nostra azione, a 360°, a difesa del nostro ospedale. Da parte mia c’è la ferma volontà di portare la questione anche all’interno della Commissione Sanità dell’Anci dato che ritengo che la mancata riapertura di un ospedale penalizzi non un singolo territorio o un gruppo di comuni, ma tutta la Regione Calabria”.
(comunicato stampa)