In Calabria la qualità della Pubblica Amministrazione è e rimane ai minimi. Lo rileva uno studio pubblicato sulla “Rivista Economica del Mezzogiorno”, trimestrale della Svimez edito da Il Mulino. Lo studio analizza le performance di Regioni e Province italiane negli anni 2004-2012 sulla base dell’Iqi (Institutional Quality Index). Secondo l’indagine, effettuata nell’arco di 12 anni, la prima Regione meridionale si trova solo al 12° posto su 20, ed è l’Abruzzo, con un valore di 0,6, seguita dalla Liguria con 0,58. Di seguito Puglia (0,47), Basilicata (0,45), Sardegna (0,38), Molise (0,34), Campania (0,32). In coda Sicilia (0,24) e Calabria (0,14). “Per ridurre il divario Nord/Sud – rileva la Svimez – in questo ambito servono interventi di riforma della PA più forti per il Sud, per colmare i divari nei diritti di cittadinanza. Il processo di supporto può avere impulso anche dai fondi Ue 2014/2020”.
Se non si opera un processo di ricambio generazionale negli uffici della PA, sarà molto difficile assistere ad un’inversione di tendenza. Occorre, quindi, favorire l’inserimento nei vari uffici della PA di personale giovane, laureato, con competenze e professionalità. Quindi di chi supera (onestamente) i concorsi. Altrimenti si continuerà ad assistere a classifiche di questo genere.
(fonte ansa.it)