Sono trascorsi 6 anni da quel tragico 24 Maggio del 2013, giorno in cui la giovane Fabiana Luzzi venne barbaramente uccisa. Un femminicidio che sconvolse la città, il territorio e una nazione intera, con il ricordo di Fabiana che è ancora vivo nelle menti e nel cuore di tutti. Come ogni anno, in occasione della ricorrenza, il Centro Antiviolenza Fabiana e l’Associazione Mondiversi onlus hanno organizzato un evento commemorativo “In Ricordo di te, Fabiana”, che ha avuto inizio con la deposizione di una rosa bianca sul luogo del ritrovamento.
Grande la commozione dell’intera comunità, accanto al sentimento di sgomento che ancora oggi permane soprattutto sul piano delle risposte della giustizia di fronte a drammi del genere.
Una riflessione più ampia sul femminicidio e sulla violenza di genere nonché sulle azioni a contrasto. Da qui la volontà degli organizzatori di promuovere, nella stessa giornata, una tavola rotonda al Castello ducale sul tema “Dolore e giustizia. Testimonianze di donne e familiari vittime di violenza” nell’ambito del ciclo di seminari di studio “Controviolenza”. Il tutto aperto da una serie di interventi e di letture a cura delle scuole secondarie del territorio che, con l’accompagnamento musicale dell’associazione Chopin, hanno inteso ricordare la figura di Fabiana, testimoniare l’affetto ai suoi familiari e ribadire il messaggio che questo dramma ogni anno ci tramanda, aprendo una “nuova stagione di maggiore consapevolezza”.
Mai abbassare la guardia in tema di prevenzione e sensibilizzazione, come dimostrano i sei anni di attività del Centro Antiviolenza Fabiana.
L’evento, patrocinato dalla Camera dei Deputati, dalla Regione Calabria, dal Consiglio Regionale della Calabria, dalla Provincia di Cosenza, dal Comune di Corigliano-Rossano ha visto a confronto autorevoli ed esperti relatori. Tutti concordi, a partire dal viceprefetto Tancredi sulla necessità di denunciare e vigilare, così come sulla esigenza di mettere in campo sinergie efficaci, come ribadito anche dal Dirigente scolastico Cinzia D’Amico, per contrastare quell’analfabetismo emotivo che oggi caratterizza le giovani generazioni. Intanto, le politiche del governo cercano di utilizzare tutti gli strumenti a disposizione
Fondamentale l’opera di sensibilizzazione così come il ruolo dei Centri Antiviolenza, da potenziare e da supportare con adeguate politiche anche a livello regionale e comunale.