Ancora una volta la dedizione Mariana è emersa in tutta la sua spiritualità. Nell’area urbana di Corigliano, come ogni 16 luglio si è rinnovato il culto della Madonna del Carmine. Riti iniziati dal 7 luglio con il sacro novenario tra Santo Rosario, preghiera Carmelitana, Sante Messe e meditazioni. Nella serata del 15 luglio, invece, consueta e partecipata processione della statua della Madonna dalla parrocchia di Sant’Antonio, passando per rione “Pignatari” fino a giungere a ponte Margherita e all’antica chiesa del Carmelo (da anni in fase di restyling) con la benedizione dei giardini e la preghiera di intercessione per le attività agricole. In serata la Messa sullo spiazzale della stessa chiesa e a seguire serenata a “Maria” a cura dei Fratelli Almaviva. A chiusura i fuochi pirotecnici con successiva fiaccolata di ritorno a Sant’Antonio con supplica alla Madonna del Carmine. Nella nottata Adorazione Eucaristica e veglia per tanti fedeli sino al Rosario e alla Santa Messa delle ore 6. Proprio nelle ore notturne si è scatenato un violento nubifragio sul territorio che ha impedito a tanti fedeli di raggiungere a piedi, come da tradizione, la chiesa del centro storico sia dallo scalo che dalla frazione marinara. Credenti, però, giunti ugualmente nelle diverse Messe in programma dove tanti bimbi e adulti, per voto, hanno indossato la tipica veste della Madonna del Carmelo. Funzione delle prime luci dell’alba, così come le altre, celebrata dal parroco Don Gaetano Federico che, menzionando l’importanza del culto Mariano, ha preso spunto proprio dalle condizioni meteo delle ultime ore : «La pioggia è uno degli elementi di grazia e benedizione che emerge dal racconto del Monte Carmelo, in Galilea. All’epoca una piccola nube, come “mano d’uomo”, dalla terra si alzò verso il monte, portando nuvole, vento e pioggia a dirotto salvando Israele dalla siccità. Il simbolo della Vergine Maria che, porta in sé il Verbo di Dio, ha donato al mondo vita e fecondità e continua ad offrire agli uomini la sua potente intercessione. Non a caso- ha specificato Don Gaetano- la benedizione dei campi, delle attività agricole e la pioggia sono intese come dono di Maria. Seguendo l’indice di Maria si arriva a Gesù attraverso un richiamo efficace. Un rapporto profondo e spirituale quello tra Maria e Gesù che permette di ambire al traguardo della salvezza. La Madonna emblema del sostegno a cui tutti noi siamo affidati e a cui affidiamo nostri patemi e suffragi. Riferimento d’aiuto- ha concluso Don Federico- rappresentato nel Carmine dallo valore dello Scapolare ossia dall’abitino che tocca il petto e la schiena e che ci permette di sopportare i pesi sulle spalle con maggiore leggerezza e di affrontarli con lo slancio del cuore».