Si protraeva da anni il contenzioso tra il comune di Cassano e il privato cittadino Martucci Francesco, imprenditore nel settore della vendita di fiori e prodotti funerari. Con una sentenza del 25 gennaio scorso, il Consiglio di Stato ha infine chiuso la controversia dichiarando che l’uomo è privo di qualsiasi autorizzazione al commercio su area pubblica e che, di conseguenza, l’amministrazione comunale allora guidata da Gianni Papasso aveva tutto il diritto di procedere allo sgombero e alla rimozione del chiosco di proprietà dell’imprenditore Martucci che, peraltro, non era in alcun modo legittimato a contestare il piano del commercio, approvato dal Consiglio Comunale nel dicembre del 2012, in quanto privo di interesse.
«Ho avuto notizia dal legale dell’Amministrazione Comunale, Avv. Vittorio Cavalcanti, dell’esito del ricorso – ha affermato l’ex primo cittadino Papasso -. Mi rincuora che il Massimo Organo della Giustizia Amministrativa abbia convalidato l’operato del Comune, accogliendo integralmente le tesi sostenute. Ho sempre precisato che, anche in questo caso specifico, l’unica direttrice che mi ha mosso è stata quella del rispetto delle regole, sulle quali a nessun amministratore è consentito di derogare a favore di interessi individuali. Nonostante anche questa vicenda abbia influito notevolmente sulla mia cacciata dal Comune, l’augurio è che ora prevalga il buon senso di tutti e che si guardi avanti».