I lavori, dopo una interruzione, sono stati ripresi dal Consigliere comunale di minoranza Rosellina Madeo che ha apprezzato l’idea di aver concepito una delega all’agricoltura. Per la Madeo è necessario il ripristino della legalità su cui va fondata questa nuova grande città. E’ indispensabile dunque una precisa ricognizione. «Questo è un fatto tecnico che diventa politico se l’amministrazione chiude gli occhi. Va vista anche la relazione costi/benefici».
Il consigliere di maggioranza Isabella Monaco ha invitato alla prudenza soprattutto quando si pongono in essere alcune accuse sulla base di sospetti. La problematica è storica. L’interesse del Consiglio è quello di fare chiarezza su tutto il patrimonio in capo al nuovo ente, per molti anni lasciato nel totale disinteresse. La Monaco ha invocato collaborazione. In linea il collega Consigliere Liliana Zangaro che ha ammonito le opposizioni per aver escluso l’area di Rossano sulla vicenda degli usi civici. La stessa ha sottolineato lo spirito interpretativo del legislatore che privilegia la concessione di aree a vantaggio di chi le rende produttive e non già dell’ente che invece le lascia in disuso.
Il consigliere di minoranza Aldo Zagarese ha auspicato rispetto tra le varie posizioni in aula. Sul merito ha chiesto l’attivazione di un processo di verità. Due le priorità: la prima è di giustizia sociale, l’altra tocca i benefici per l’ente sul piano economico. La proposta: il sindaco o la giunta, ove mai dovessero esserci posizioni di illegalità, sono tenuti a ripristinarle.
A seguire sono intervenuti: il consigliere Pietro Mingrone che ha rimarcato la volontà del governo locale di non voler coprire nessuno, di Vincenzo Scarcello che ha parlato di silenzio colposo dell’amministrazione rea di non aver mai inteso chiarire i termini della questione. Scarcello ha contestato l’assessore Novello che avrebbe dovuto proporre all’assise l’atto deliberativo da votare. Il rappresentante del Coraggio di Cambiare ha suggerito l’istituzione di un ufficio per gli usi civici e di partire con la notifica di un atto di costituzione in mora rivolta alle persone coinvolte.
Il consigliere Maria Salimbeni ha approfondito il dato della complessità dell’argomento, evitando forme di settorializzazione, e puntando sulla sinergia. Il consigliere Gino Promenzio nel ricordare di essere stato tra i primi a sollevare il caso ha sottolineato l’esistenza di condizioni abusive e illegittime senza voler colpire nessuno, ma di anteporre il dato economico a beneficio dell’ente.
I consiglieri Salvatore Tavernise e Gennaro Scorza hanno auspicato attività di collaborazione tra maggioranza e minoranza a 360 gradi fissando alcuni punti e principi generali.
Il capogruppo Giuseppe Graziano ha chiarito che la tematica è stata proposta in maniera complessiva, comprensiva dell’area di Rossano. Parla di familismo amorale, di interesse particolare, dei propri clan e dei propri amici con cenni alla storia. Sono necessari interventi immediati, mettendo in guardia sui rischi derivanti dalla prescrizione. Ha infine comunicato l’invio della famosa delibera del 2017, accompagnato da un esposto, alla corte dei conti e alla procura della repubblica. Il consigliere di maggioranza Domenico Rotondo ha incalzato e sposato appieno l’atto di trasparenza avviato che, questa amministrazione, porterà compiutamente a termine.
Dalla minoranza è Francesco Madeo a puntare l’attenzione sulla tutela dell’interesse privato e per quelle persone perbene sbattute in prima pagina e spacciati per imbroglioni, gente che non è neanche consapevole di tali situazioni.
Il consigliere Biagio Frasca, ha parlato di campagna denigratoria e di delegittimazione non solo nei suoi confronti ma anche del vice sindaco Malavolta. Frasca ha poi letto un documento nel quale evidenzia come i dati catastali non costituiscano atto probatorio né certificano il reale intestatario dell’area. Frasca, alla richiesta di sue dimissioni, ha puntualizzato che ha tutto l’interesse sia da consigliere sia da livellario a mettere il comune nelle condizioni di procedere all’affrancamento.
Il consigliere Graziano ha parlato di incompatibilità di Frasca e di Malavolta rispetto all’esercizio delle funzioni di consigliere e di assessore sul tema dei livellari. Il consigliere Rocco Gammetta che ha preceduto l’intervento del sindaco Flavio Stasi ha invitato tutti alla politica della responsabilità che porti alla costituzione di una grande città.