Per il sindacato l’azienda vorrebbe “proporre un incremento orario per i lavoratori part time, e poi comunicare loro che le ore aggiuntive devono essere lavorate nei pomeriggi. Di fatto, poi, Ecoross crea i presupposti per evitare che i Lavoratori possano accettare; l’Azienda continua a non garantire il servizio doccia all’interno dei propri stabilimenti di C.da S. Irene. Nei giorni di rientro pomeridiani, il sacrificio e i costi, che i lavoratori dovrebbero affrontare a proprie spese, raddoppiano, di fatto annullando il piccolo miglioramento economico derivante da un incremento di sole 2 ore e 40 minuti settimanali”.
“Fp Cgil e Uil Urbana avevano chiesto all’Azienda, in occasione del potenziamento di personale per gestire la stagione estiva, di incrementare l’orario di lavoro”. “Le OO.SS. hanno chiesto di equiparare i lavoratori dell’ex Cantiere di Rossano, ai colleghi del versante coriglianese, che legittimamente lavorano con rapporti di lavoro a tempo pieno. Le OO.SS. hanno chiesto a Ecoross di consentire che le due ore e quaranta minuti di incremento orario settimanale fossero lavorati in un rapporto di continuità lavorativa mattutina”.
Sulla puntualità dei pagamenti Cgil e Uil ricordano che i lavoratori sono ancora in attesa, dal mese di aprile scorso, della erogazione dei buoni pasto, che sono parte integrante dei diritti contrattuali. Così come vogliamo ricordare che, giusto un anno fa, i lavoratori sono stati costretti a tre giorni di dure proteste e occupazioni, proprio perché Ecoross non pagava le retribuzioni maturate. (fonte comunicato)